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Home » Big Bench, le Panchine giganti di Costigliole Saluzzo, Fossano e Piozzo
L’anno scorso avevo scoperto un progetto che mi aveva particolarmente incuriosita e nato nelle zone delle Langhe e del Roero, in Piemonte.
Sono le Big Bench, le panchine giganti (alte oltre 2 metri!) e coloratissime, nate dalla mente di Chris Bangle come strumento di slow travel e di valorizzazione di questo bellissimo territorio!
L’idea di queste installazioni è semplice quanto geniale: permettere a chiunque lo voglia di sedersi e ammirare in tutta tranquillità il panorama circostante.
L’hanno scorso avevo visto la panchina oro di Carrù dedicata alla città del bue grasso, quella color prugna a Monforte d’Alba e quella color fucsia presente nello stesso paese in località Castelletto.
Questa volta, in compagnia di mio marito e della mia bassottina, ho voluto invece visitarne altre 4: Castiglione Saluzzo, Fossano (qui ne sono presenti ben due) e Piozzo!
Come sempre ogni Big Bench, e quindi ogni Paese, porta con sé delle peculiarità tutte sue che meritano di essere scoperte.
Per ogni panchina troverai:
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Prima di iniziare a parlare delle panchine giganti che ho visto in questi giorni, è necessario fare una breve premessa per chiunque ancora non le conoscesse.
Che cosa sono le Big Bench?
Le Big Bench sono enormi panchine colorate e arrivano fino a 2 metri di altezza.
Inizialmente si trovavano solo nella zona delle Langhe, ma con il passare del tempo, si sono estese anche in altre regioni italiane e all’estero.
Ogni anno il numero di queste particolari installazioni continua a crescere grazie a volontari e associazioni che decidono di mettere risorse e tempo a disposizione del progetto.
L’obiettivo è quello di valorizzare il territorio e portare il visitatore, attraverso questo percorso, a conoscenza di alcune delle zone meno frequentate, lontane dalle tradizionali mete turistiche.
Chirs Bangle, l’ideatore del Big Bench Community Project, ha quindi cercato di dare nuovo slancio economico e turistico ad alcune aree di questo territorio che altrimenti avrebbero rischiato (ingiustamente) di essere dimenticate.
LEGGI ANCHE: Una Big Bench tira l’altra di Chris Bangle
La zona delle Langhe e del Roero è entrata a far parte dei Patrimoni Unesco per la bellezza dei suoi paesaggi!
Tutti i borghi più belli, li trovi nel libro riportati qui a fianco.
Forse sono proprio gli alberi che hanno ispirato il colore di questa panchina gigante, perché quella presente a Costigliole Saluzzo si trova in cima a una collina completamente immersa in un frutteto di albicocche.
Per poter raggiungere la panchina devi recarti in Via Ceretto.
È possibile lasciare la macchina lungo il ciglio della strada e da lì sono necessari circa 10 minuti a piedi. La salita è piuttosto ripida, ma credimi che quando arriverai in cima la vista sarà spettacolare! (In pieno stile Big Bench!)
Sotto questa immensa panchina arancione si stende una vasta pianura e solo in fondo si possono ammirare le colline che la cingono come in un tenero abbraccio.
Anche questa volta non mi sono persa il timbro di questa panchina (Ebbene sì, per chi non lo sapesse, come in qualsiasi viaggio che si rispetti, anche qui è presente un passaporto su cui è possibile mettere in timbro dei luoghi che si è visitato grazie ad alcuni locali convenzionati!) quindi mi sono recata presso l’agriturismo La Castagnotta.
Mi sono letteralmente innamorata di questo posto! Un agriturismo con la “A” maiuscola!
All’ingresso si viene accolti da un arco di gelsomini che ti inondano subito con il loro dolce profumo.
La struttura richiama gli antichi cascinali in mattoni rossi tipici di questa zona, ma completamente ristrutturato.
Una terrazza panoramica al coperto dov’è possibile mangiare, domina tutto il paesaggio sottostante e in fondo al cortile sono state piantate verdure e piante officinali.
Purtroppo non sono riuscita a fermarmi a mangiare un po’ perché era ancora molto presto (erano le 10.30 scarse) e un po’ perché erano ancora chiusi per effetto del Coronavirus.
Tuttavia da inguaribile golosa nonché buona forchetta gli ho chiesto un bigliettino da visita così potrò tornarci la prossima volta!
La zona delle Langhe è conosciuta per i suoi pregiatissimi vini.
Uno dei più buoni è proprio il Nebbiolo.
Lasciamo Costigliole Saluzzo e la Big Bench arancione per dirigerci a Fossano. Qui ci aspettano ben due panchine: la Grande Rossa e la Blu e Azzurra.
La Grande Rossa, a differenza delle altre Big Bench da cui si può ammirare un panorama spettacolare è immersa in un parco cittadino. L’area è un po’ periferica all’interno di una zona industriale, ma ho trovato molto dolce la sua storia.
Venne realizzata in Via Granatieri di Sardegna nel 2015 su disegno di Beppe Rulfo e grazie al finanziamento della madre Pina Rosso (da cui deriva il nome) come omaggio per la collettività.
Su un lato della panchina è presente una targa che recita:
“’Adess che belsì it sai muntà tira pura ‘n pòc ‘l fià, dop varda la ‘lunviso a ocident e varda lì ‘l pont d’la ferovia a orient, e penssa tì che bele còse ca fan la natura e ‘l gener uman”
Beppe ‘d Ruif
“Adesso che sei salito fin qui, tira pure un po’ il fiato, dopo guarda il Monviso a occidente e guarda il ponte della ferrovia a oriente e pensa che belle cosa fa la natura e il genere umano”
Beppe Rulfo.
Prima panchina bicolore della giornata!
Mi sono innamorata di questo posto letteralmente stupendo!
La Big Bench si trova in Via Boschetti, in un’assoluta oasi di pace e relax, ribattezzata “Oasi dell’Anima”. (Non poteva esserci nome più azzeccato di questo!)
Per arrivare occorre scendere lungo una via laterale che si dirama dalla principale Via San Michele.
Individuare questo bivio è facile perché ad aspettarvi ci saranno 3 small bench: bianca, beige e azzurra.
La Panchina con le gambe azzurre e la seduta blu è immersa in una sorta di boschetto in miniatura e si affaccia sulla pianura sottostante.
Il paesaggio che si presenta davanti ai tuoi occhi è incredibile. Un vero luogo di pace!
Dopo esserci riposati un attimo, riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso il centro di Fossano a Palazzo Righini, in Via Negri, dov’è possibile ottenere i timbri per le due panchine.
Si è fatta ora di pranzo e decidiamo di spostarci a Carrù dove è presente la panchina color oro, in pieno centro città, che avevo visto l’anno scorso.
Ci imbattiamo per caso in un bellissimo ristorantino chiamato Trattoria Vascello D’Oro. Tipica cucina piemontese con un menu curato e selezionato. Un numero di piatti limitati che per me però non è un difetto, ma un grande pregio perché vuol dire attenzione e cura per quello che viene preparato e servito.
Prendiamo un antipasto misto con vitello tonnato, insalata russa, carne cruda e peperoni al forno con nocciole, seguito da un primo a base di gnocchi al Castel Magno e infine, da veri golosi quali siamo, una torta alla nocciola con zabaione per me e una panna cotta per mio marito!
Dopo questo pranzo favoloso ci spostiamo a Piozzo, dove abbiamo “appuntamento” con la ultima panchina della giornata.
Piozzo è la città conosciuta per la zucca e la sagra ad esso dedicata che si tiene ogni anno in ottobre.
La Big Bench di questo Paese non poteva quindi che essere arancione!
La panchina si trova in un parco giochi in Via Albarosa e si affaccia sulle colline circostanti. L’idea alla base di questa installazione era quella di creare un luogo di ritrovo per adulti e bambini, indipendentemente dall’età. E quale luogo migliore se non circondati dal un paesaggio suggestivo?!
Dopo aver visto la panchina di Piozzo, siamo dovuti rientrare perchè il tempo aveva iniziato a peggiorare.
Tuttavia ho già in mente una serie di altre panchine da visitare le prossime volte!
Hai mai visto la zona delle Langhe e del Roero?
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Sono Elisa, e ho due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!
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