Per il mese di ottobre ho voluto creare un filone di articoli legati alla natura e all’autunno. La scorsa settimana ho pubblicato un post (“I colori dell’autunno”) dedicato proprio alle bellezze di questa stagione.
Oggi invece ho deciso di concentrarmi sulla natura e, in particolare, su uno degli architetti che l’ha messa al centro della sua arte. È riuscito a esaltarla con i suoi colori e a portarla nelle case delle persone.
Sto parlando di Antoni Gaudì!
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Quando penso a Barcellona inevitabilmente il pensiero vola subito a lui.
Sicuramente è stato uno degli architetti che ha influenzato maggiormente la cultura e la fisionomia della città catalana. Ancora oggi, a oltre 90 anni dalla sua scomparsa, è stupefacente notare come il suo stile (variopinto e colorato) faccia ancora così parte della vita dei Barcellonesi.
Sono stata molto fortunata perchè nel corso dei miei soggiorni a Barcellona sono riuscita a visitare quasi tutte le sue opere. Le adoro praticamente tutte, ma la mia preferita in assoluto è Casa Batlló.
Se dovessi scegliere un posto dove andare ad abitare, Casa Batlló sarebbe sicuramente in cima alla lista. A dua passi da Plaza de Catalunya, in pieno centro a Barcellona, è una vera e propria opera d’arte. Ogni particolare è curato nei minimi dettagli e niente viene lasciato al caso. Tutto è ispirato al tema degli animali e della natura. Oggi una parte della casa è adibita a museo, mentre molti sono alloggi privati appartenenti a ricche famiglie. Quanto li invidio!
Realizzata nella seconda metà dell’800, passò in mano alla famiglia Batlló nel 1903 e ci vollero solamente due anni per la sua ristrutturazione.
Passeggiando su e giù per il Paseo de Gràcia, questa casa non potrà passare inosservata. La facciata infatti è colorata con un mosaico verde, viola, marrone e blu. Al suo interno l’artista fece incastonare pietre e cristalli e modificò la struttura originale della casa cercando di dargli una forma simile alle onde del mare.
Al primo piano sono presenti grosse vetrate colorate mentre ai livelli superiori sono state realizzate porte-finestre con balconi che, per la loro forma, richiamano le maschere del carnevale veneziano.
Dopo essere entrati nell’atrio principale, per accedere al piano superiore, imboccherete una scalinata in legno. La sua struttura ricorda molto la colonna vertebrale di un lungo animale ed è sormontata da abbaini simili al guscio delle tartarughe. Da qui entrerete nel salone principale da cui è possibile osservare tutto il Paseo de Gràcia attraverso ampie vetrate colorate.
Non può passare inosservato anche l’enorme lampadario che sovrasta la stanza. La forma è quella di un fiore e il “rosone” circostante è stato realizzato in modo da richiamare un vortice d’acqua.
I muri invece sono stati progettati con una tecnica tipica di Gaudì, detta Trecandis, caratterizzata dal disegno a mosaico. In questo caso non furono applicate le piccole piastrelle di ceramica, ma vennero dipinte solo i contorni del disegno, individuabili solo dall’osservatore più attento.
Il percorso continua poi in salita lungo la tromba delle scale. Questa è la struttura portante dell’intera casa in quanto lungo questo “corridoio in verticale” si affacciano gli appartamenti privati delle famiglie. Anche qui si ammira il genio di Gaudì. L’architetto infatti fece installare un lucernario sulla sommità dell’abitazione e piastrellò l’interno della tromba delle scale con ceramiche che sfumano da un blu più scuro fino ad un azzurro chiaro. Questo perché, grazie alla luce naturale che proviene dall’alto, si crea un’illusione ottica per cui lo spettatore vede sempre lo stesso colore, indipendentemente dal punto in cui si trova.
Continuando lungo la scalinata principale si arriva al cortile interno superiore. Il dehor è completamente piastrellato con la tecnica a mosaico, prediligendo i toni del blu, rosso e verde. Da qui è possibile vedere anche la sommità del tetto che richiama il dorso di un immenso drago, anch’esso ricoperto da piastrelle in ceramiche colorate, e i camini dalle forme affusolate e sinuose. Il tetto è anche il punto in cui termina il percorso di visita.
Gaudì è per me uno degli architetti più visionari e sorprendenti in assoluto.
Ha saputo giocare con le forme e con i colori come solo un bambino sa fare, ma con un’impronta moderna.
Il suo stile originale è una continua scoperta e sorpresa. La natura è stata la sua fonte primaria di ispirazione e guardando le sue opere, ho l’impressione che ha cercato di ringraziarla attraverso la sua esaltazione.
Nome completo: Casa Batlló
Quando: Aperto tutto l’anno dalle 09.00 alle 21.00
Prezzo: Il costo del singolo biglietto è: