Ballerini, cantanti, musicisti, attori e registi… Chi vedendo uno spettacolo teatrale non ha mai pensato “Chissà cosa si prova a stare su quel palco?!” Oppure “Chissà come dev’essere vivere in quel mondo?!”
Bene, questa volta sono partita per un viaggio molto particolare: una visita dietro le quinte del Teatro Regio di Torino!
Tutti i giorni da martedì a sabato, uno dei teatri più famosi d’Italia, apre le sue porte e si mostra in tutto il suo splendore, rivelando anche gli angoli più nascosti.
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Il Teatro Regio di Torino nacque su volere del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II nel 1740. L’obiettivo era quello di creare un teatro grandioso che esaltasse la bellezza della città. Inizialmente il progetto venne assegnato all’archietto Filippo Juvarra, ma la sua morte improvvisa, obbligò la casa reale e rivedere i propri piani.
Il nuovo architetto, Benedetto Alfieri, a cui venne affidato l’incarico, fu in grado di realizzarlo a tempo di record. In solo due anni dalla data di inizio dei lavori, l’opera venne terminata!
Il 26 dicembre 1740 il teatro venne ufficialmente inaugurato con la rappresentazione dell’Arsace.
Tuttavia il teatro come lo conosciamo noi oggi è molto diverso da quello originale. Infatti, nella notte fra l’8 e 9 febbraio 1936, la struttura fu distrutta da un terribile incendio.
I lavori di recupero e di restauro dureranno oltre 40 anni, ma solo poche parti verranno salvate. Il progetto di riqualificazione della struttura verrà affidato a Carlo Mollino e il teatro aprirà nuovamente i battenti il 10 aprile del 1973 con la rappresentazione de “I Vespri Siciliani” di Giuseppe Verdi.
Il nuovo teatro assumerà un aspetto completamente moderno e di rottura rispetto al passato, pronto per accogliere i migliori attori e le più famose liriche del mondo!
Ricordo che quando sono entrata per la prima volta al Teatro Regio di Torino ero andata a vedere il musical “Cats” ed ero rimasta letteralmente a bocca aperta!
Appena oltrepassi le pesanti porte in ferro, entri in un mondo fatto di elegante moquette rossa che riveste tutto il pavimento. Piccoli divanetti sormontati da un lampione rotondo sono sparsi qua e là. Un tripudio di scale color oro, che formano un intricato labirinto, permettono di accedere ai piani superiori.
Entrati nella sala l’occhio viene subito catturato dal gigantesco lampadario che sovrasta tutta la sala. Una cascata di cristalli di 1.900 pezzi cade dall’alto coprendo tutta l’area sottostante.
C’è anche un altro particolare che colpisce di questo soffitto: i disegni geometrici bianchi e… viola! Nell’ambiente teatrale infatti il viola ha un’accezione negativa. É sinonimo di sfortuna e cattiva sorte. Quindi perché usarlo proprio qui dove non andrebbe mai inserito?
Il nuovo architetto aveva le idee chiare: il teatro è una struttura moderna e all’avanguardia realizzato in tempi moderni, quindi basta continuare con vecchie superstizioni del passato. È ora di sfatare questi miti!
Rosse poltrone compongono la platea e i palchi, disposti in una planimetria a teatro greco. In totale il teatro è in grado di ospitare fino a 1.582 persone con 1.392 poltrone e 31 palchi da 190 posti
In fondo alla sala si trova il palco su cui recitano e cantano gli attori e il coro e il golfo mistico, conosciuto anche come buca o fossa, che ospita l’orchestra.
È proprio dietro le quinte del teatro che si apre un vero e proprio mondo!
Passando dietro al palco è possibile ammirare tutta una serie di carrucole, ponteggi e altri strumenti che permettono alle scene di alzarsi e muoversi. In questo modo si può dare risalto agli attori e alle figure e spezzare idealmente i diversi ambienti in cui si svolgono le scene.
Scendo fra gli intricati labirinti di corridoi e scale che stanno dietro il palco (ammetto che senza la guida mi sarei sicuramente persa!) si arrivano alle due sale dedicate rispettivamente alle prove dell’orchestra e della cantoria. Si tratta in realtà di salette molto semplici, allestite con il minimo indispensabile, dove, se si è fortunati, si può assistere ad alcune prove di canto e di musica.
Io sono stata molto fortunata perché sono riuscita a vedere entrambi!
Vero gioiello del Regio è la sartoria! Un laboratorio artigianale dove vengono creati, sistemati o aggiustati gli abiti di scena. Il lavoro svolto dalle mani delle abili sarte è incredibile!
Infatti ho scoperto che i vestiti viaggiano insieme allo spettacolo!
Così ogni volta che una nuova rappresentazione deve essere messa in scena, arrivano gli abiti, le sarte li misurano, poi chiamano attori e i membri del coro per aggiustarli secondo il loro fisico. Prima che lo spettacolo riparta, le sarte riadattano nuovamente i vestiti con le misure con cui sono arrivati.
Inutile dire che questi abiti sono stupendi, ricchi di dettagli e particolari che ne fanno apprezzare l’intera opera!
Ogni anno il Regio mette in scena un ricco calendario di opere teatrali. Si tratta principalmente di opere liriche con finali spesso tragici e drammatici, ma sicuramente di grande impatto.
Ho assistito solo a due opere in questo teatro: il già citato “Cats” un paio di anni fa e recentemente “Madame Butterfly”.
Indipendentemente dal fatto che questo tipo di opera possa piacere oppure no, vedere il dietro le quinte di un teatro è un’esperienza curiosa e interessante che permette di entrare in un mondo molto complesso! Scoprire cosa si nasconde dietro ad ogni spettacolo è davvero un’emozione unica!
Avete già visto qualche opera in questo teatro? Vi è piaciuta?
Nome completo: Teatro Regio Torino
Quando: Le visite vengono effettuate tutti i giorni da martedì a sabato, esclusi i giorni festivi e quelle in cui si organizzano le visite. Sul sito del Teatro Regio è presente il calendario con l'orario di riferimento aggiornato mese per mese.
Prezzo:
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