La prima volta che lo conobbi fu grazie ad una mostra ospitata nella Reggia di Venaria. Era il 2015 e si intitolava “A occhi aperti”. Fra i vari autori presenti, c’era anche lui: Sebastião Salgado.
Mi aveva colpita per il suo stile e le sue foto uniche, realizzate esclusivamente in bianco e nero.
Quest’anno la Reggia di Venaria, dal 22 marzo al 16 settembre, ripropone un’esposizione interamente dedicata a lui intitolata “Genesi“.
Dai freddi ghiacci del Polo Sud al caldo deserto africano, passando per l’Amazzonia, il Polo Nord e la Patagonia. Un intero viaggio fotografico, frutto di anni e anni di duro lavoro, per mostrare le bellezze che la natura è stata in grado di creare e ora tocca all’uomo tutelare.
Quindi zaino in spalle e… si parte!
Attraverso cinque sale (Terre del Sud, Africa, Polo Nord, Amazzonia e Patagonia) si estendono oltre 200 fotografie che il celebre artista ha scattato in giro per tutto il mondo. Un lavoro iniziato nel 2003 e durato oltre 10 anni.
Una mostra incredibile, che affascina e lascia letteralmente a bocca aperta. L’obiettivo?! Rappresentare la bellezza del nostro Pianeta per sensibilizzare l’uomo sulla necessità di conservare e tutelare i diversi ecosistemi e le popolazioni indigene.
Un invito ad apprezzare e amare i capolavori che la Natura ci ha regalato.
Nato a Aimores in Brasile l’8 febbraio 1944, è oggi uno dei fotografi più conosciuti e amati in tutto il mondo. La passione per la fotografia e la volontà di trasformarlo in un vero e proprio lavoro avverrà solo durante un viaggio in Africa, terminati gli studi universitari in economia. La necessità di denunciare condizioni di vita disumane, ingiustizie sociali e sfruttamenti nei confronti dell’ambiente e delle popolazioni più deboli lo porta a realizzare diversi progetti in tal senso.
Il suo impegno sociale e l’amore per Natura l’hanno portato a vincere oltre 60 premi in tutto il mondo.
Lungo le sale sarete accompagnati passo dopo passo da un’audio guida che, attraverso le parole di Salgado, racconta la storia e le emozioni che si celano dietro a ogni scatto.
Una scelta sicuramente molto azzeccata!
Chi meglio del suo ideatore può raccontarti i sentimenti e gli stati d’animo che ha provato mentre immortalava, attraverso una foto, il singolo attimo?!
Uno scatto dopo l’altro, Salgado è riuscito, nel corso di questo enorme progetto, a rendere eterni aspetti unici e affascinanti. Potrete così ammirare la bellezza di una lunga coda di balena mentre si riemerge nell’acqua. A fianco a lei, ci sono gli oltre 700.000 pinguini che vivono nelle Terre del Sud e popolano ogni angolo delle aree emerse.
Dall’altra parte del mondo, in un’area decisamente più calda, un elefante viene fotografato mentre cerca di scappare dalla vista degli uomini nella foschia della prima alba. Accanto a lui, le ombre delle dune del deserto rinfrescano il visitatore dopo una calorosa giornata.
Languidi e dolcissimi sono invece gli occhi di un gorilla mentre culla il suo piccolo fra le braccia.
Poco più avanti, una tartaruga delle Galapagos passeggia tranquilla portando addosso il peso di tutti quegli anni, ma allo stesso tempo indifferente nei confronti di ciò che la circonda.
Ci sono poi immagini di uomini e donne che vivono allo stato primitivo, immortalati in attimi di vita quotidiana. Sono persone che nutrono un amore e un rispetto profondo verso la Natura che li circonda e che ogni giorno devono combattere contro l’avvento del mondo moderno.
Attraverso queste immagini Salgado cerca di portare agli occhi dell’opinione pubblica storie spesso sconosciute o dimenticate. L’impegno sociale, che da sempre ha contraddistinto la sua vita, è concretamente palpabile fotografia dopo fotografia.
É un implicito invito a scoprire il mondo che ci circonda, rispettarlo nelle sue differenze e peculiarità e cercare di tutelarlo in più possibile.
Nome completo: "Genesi" di Salgado
Quando: La mostra è visitabile da giovedì 22 marzo a domenica 16 settembre 2018
Prezzo:
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