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Sassi di Matera al tramonto

I Sassi di Matera: l’araba fenice risorta dalle sue ceneri

Quest’anno Matera è stata nominata Capitale Europea Della Cultura 2019. Un’occasione davvero imperdibile per andarla a visitare!

In questo post trovate il mio viaggio all’interno dei Sassi di Matera, una delle opere più formidabili mai realizzate dall’uomo.

Quindi zaino in spalla e… si parte!

Dopo aver camminato lungo i sotterranei di Gravina, sono arrivata in prima serata a Matera, giusto in tempo per ammirarla durante uno dei suoi momenti migliori: di notte illuminata da luci e lampioni.

Il giorno dopo, alle 10.30, ho appuntamento con Giulio, guida accreditata che mi porta alla scoperta della parte più antica della città, i famosi Sassi!

Sassi di Matera di notte
I Sassi di Matera illuminati di notte

Che cosa sono i Sassi di Matera?

I Sassi sono abitazioni scavate nella roccia e costruite con la roccia.
Si tratta di particolari costruzioni, create all’interno di grotte naturali.
Queste zone sono infatti ricche di calcarenite, una pietra particolare che può essere modellata con facilità.
Il materiale estratto dalla roccia non viene buttato, ma viene squadrato in blocchi e utilizzato per creare i muri delle abitazioni.

Centinaia di anni fa, le popolazioni presenti in queste aree decisero di fondare qui la città, in quanto erano protetti naturalmente da potenziali attacchi nemici grazie alla presenza del canyon sottostante.
Matera è infatti una delle città più antiche del mondo perché già 12.000 anni fa erano presenti insediamenti stabili umani. La sua antichità può essere paragonata a quella di Aleppo in Siria.
Il risultato finale è una città simile a un vero e proprio presepe arroccato contro la montagna. Una città talmente ingarbugliata e con un metodo costruttivo basato dall’alto va verso il basso. Porta a trasformare i tetti in strade e le strade in tetti delle case.

Sassi di Matera illuminati di notte come un Presepe
I Sassi di Matera di notte

La storia dei Sassi di Matera: Civitas, Sasso Caveoso e Sasso Barisano

Matera si divide in due quartieri, conosciuti anche con il nome di rioni: Sasso Barisano e Sasso Caveoso.
Il primo era la sede degli artigiani, il secondo quello dei pastori e degli allevatori.
All’incrocio fra i due Sassi, nella parte più alta, la cosiddetta Civitas, vivevano le persone ricche, i nobili e il clero. Qui si trova infatti la Cattedrale di Matera e il Palazzo del Sedile.

La Cattedrale di Matera venne realizzata fra il 1230 e il 1270 in stile romanico pugliese, ovvero un romanico non puro, ma influenzato da stili stranieri provenienti dai flussi migratori che arrivavano direttamente ai porti della Puglia.

Il Palazzo del Sedile era invece così chiamato perché un tempo era la sede del governatore che, all’interno di questo edificio, amministrava tutta la città.

Sasso Barisano

Il Barisano è costituito da una strada centrale a cui se ne aggiungono altre laterali.

La via più caratteristica di questo quartiere è la Via dei Sette Dolori, così chiamata perché qui c’è il celebre dipinto della Madonna Dei Sette Dolori provati durante la passione di Cristo.

Ti serve una guida per scoprire Matera e tutta la Basilicata?! Allora non puoi perderti quella della Lonely Planet, disponibile qua di seguito!

Sasso Caveoso

Il rione Caveoso è così chiamato in quanto è quello più scavato nella roccia. Era la sede di pastori e agricoltori.
Per questo motivo le case che noi vediamo ancora oggi sono più grezze e meno rifinite rispetto a quello del Barisano.
I due rioni sono nati nello stesso periodo, ma è proprio il lavoro realizzato degli artigiani a conferire un diverso carattere alle due zone.

Sasso Caveoso a Matera
Sasso Caveoso

La vita nei Sassi

La vita nei Sassi non era sicuramente una cosa semplice.
Ogni famiglia era composta mediamente fra le 8 e le 11 persone. I figli erano un elemento fondamentale, in quanto costituivano la forza lavoro che sarebbe servita all’interno dei campi.
Nonostante in media avessero moltissimi figli, la mortalità infantile era elevata.
La maggior parte dei bambini non riusciva a raggiungere i 3/4 anni di età, mentre solo una ristretta percentuale superava i 10 anni.

I Sassi arrivarono a ospitare fra le 16.000 e le 20.000 persone. Un vero e proprio sovrappopolamento che portava malattie e scarsa igiene.

Com’era la vita dentro un Sasso? 
Un Sasso solitamente ospitava tre diverse aree: la prima (e più importante) era quella dove veniva ricavato il grano o altri prodotti per il sostentamento della famiglia, la seconda ospitava la latrina, la terza, costituita da un unico ambiente, presentava la cucina e la camera da letto.

Sotto lo stesso tetto era quindi presente, la vita personale, la produzione alimentare e il bagno, privo ovviamente di qualsiasi tipo di fognatura.

La camera da letto veniva divisa con non solo con i membri della famiglia, ma anche con gli animali, considerati elemento essenziale per la sopravvivenza. Tra questi fondamentale era l’asino. All’interno di un Sasso ho visto una foto che ritrae una camera dell’epoca. L’asino di notte veniva legato al letto per evitare che qualcuno potesse entrare in casa e rubarlo. Questo vi dimostra la fondamentale importanza che l’animale aveva per la famiglia.

Fino agli anni ‘30 all’interno delle case non era presente la corrente elettrica, ma lumi e candele venivano disposti all’interno di particolari nicchie scavate nella roccia.

Non era inoltre presente un sistema di strade, i servizi igienico sanitari erano assenti e non era presente un sistema di fognature.

Chiesa rupestre scavata nella roccia dei Sassi di Matera
Chiesa rupestre scavata nella roccia

Matera, Vergogna d’Italia

Nel 1948 Matera venne finita per la prima volta “Vergogna d’Italia”.
Il sovraffollamento dei Sassi e le precarie condizioni igieniche non permettevano infatti di condurre una vita decorosa.

Vi furono diversi tentativi di interventi per garantire un miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, ma nessuno andò a buon fine.

Nel 1952, il Governo italiano decise di creare una nuova Matera, realizzando case polari che richiamavano, attraverso la loro particolare struttura, quella tipica dei Sassi.
Erano case a un solo piano, con piccoli cortili interni che ricordavano le piazzette e i luoghi di aggregazione dei diversi rioni.

Inizialmente la popolazione fu riluttante allo spostamento. Soprattutto le persone più anziane, nonostante le dure condizioni di vita, non volevano abbandonare le loro case originale.
Per riuscire a spostare la popolazione dalla vecchia città a quella nuova furono necessari oltre 10 anni.

Ti serve una guida per scoprire Matera e tutta la Basilicata?! Allora non puoi perderti quella della Lonely Planet, disponibile qua di seguito!

Cosa vedere Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Matera Capitale Europea della Cultura 2019

Perchè sono famosi i Sassi? Matera Patrimonio Unesco

Nel 1993, Matera vinse il premio Patrimonio UNESCO.

Il premio è legato non solo alla sua particolare struttura e alle case costruite nella roccia, ma anche per l’innovativa opera d’ingegneria legata alla canalizzazione e all’utilizzo delle acque piovane.
L’acqua è infatti da sempre una risorsa scarsa per Matera. Impossibile prelevarla dal sottosuolo.
L’unica soluzione era quindi quella di sfruttare il più possibile l’acqua proveniente dalle piogge, dalla grandine o dalla neve.
In questo modo, sempre scavando nella roccia, vennero create delle vere e proprie canalizzazioni che permettevano di convogliare naturalmente l’acqua piovana in cisterne. Il principio era quello dei vasi comunicanti.
In questo modo se la mia cisterna era piena d’acqua, questa non veniva sprecata, ma riversata nella cisterna del mio vicino e così via, attraverso una fitta rete di canali di scolo.
Per evitare che la roccia porosa potesse assorbire una parte dell’acqua raccolta, venne introdotto un nuovo metodo costruttivo chiamato “a cocciopesto”. Si tratta di un particolare materiale realizzato con cocci pestati che impermeabilizzava i condotti attraverso cui passava l’acqua.

Chiesa principale dei Sassi di Matera
Chiesa di Matera - Sasso Caveoso

Da vergogna d’Italia a Capitale Europea della Cultura

In circa settant’anni, Matera è stata in grado di cambiare drasticamente la sua posizione passando da “Matera vergogna d’Italia” nel 1948 a “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.
Ha mostrato al mondo tutta la sua bellezza ed è stata in grado di dimostrare come, nonostante le difficili condizioni di vita, sia riuscita a evolversi e a cambiare drasticamente.

Oggi è possibile ammirare per le vie della città opere e installazioni realizzate da artisti famosi, mentre un ricco calendario di eventi che copre tutto l’anno è disponibile per il grande pubblico.

Qual’è stata la parte di Matera che vi è piaciuta di più nel corso del vostro viaggio?!

Elisa Mout

Elisa Mout

Sono Elisa, ho 32 anni e due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!

Scopri di più!

Informazioni utili

Nome completo: I Sassi di Matera
Quando: Visitabile tutto l'anno
Prezzo: Ingresso gratuito
Dove: Matera - Italia
Come arrivare: Aeroporto di Bari
Sito web: www.sassidimatera.it
Giorni necessari: 1 giorno

Dove soggiornare

Albergo Roma

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Sassi di Matera al tramonto

I Sassi di Matera: l’araba fenice risorta dalle sue ceneri

Quest’anno Matera è stata nominata Capitale Europea Della Cultura 2019. Un’occasione davvero imperdibile per andarla a visitare!

In questo post trovate il mio viaggio all’interno dei Sassi di Matera, una delle opere più formidabili mai realizzate dall’uomo.

Quindi zaino in spalla e… si parte!

Dopo aver camminato lungo i sotterranei di Gravina, sono arrivata in prima serata a Matera, giusto in tempo per ammirarla durante uno dei suoi momenti migliori: di notte illuminata da luci e lampioni.

Il giorno dopo, alle 10.30, ho appuntamento con Giulio, guida accreditata che mi porta alla scoperta della parte più antica della città, i famosi Sassi!

Sassi di Matera di notte
I Sassi di Matera illuminati di notte

Che cosa sono i Sassi di Matera?

I Sassi sono abitazioni scavate nella roccia e costruite con la roccia.
Si tratta di particolari costruzioni, create all’interno di grotte naturali.
Queste zone sono infatti ricche di calcarenite, una pietra particolare che può essere modellata con facilità.
Il materiale estratto dalla roccia non viene buttato, ma viene squadrato in blocchi e utilizzato per creare i muri delle abitazioni.

Centinaia di anni fa, le popolazioni presenti in queste aree decisero di fondare qui la città, in quanto erano protetti naturalmente da potenziali attacchi nemici grazie alla presenza del canyon sottostante.
Matera è infatti una delle città più antiche del mondo perché già 12.000 anni fa erano presenti insediamenti stabili umani. La sua antichità può essere paragonata a quella di Aleppo in Siria.
Il risultato finale è una città simile a un vero e proprio presepe arroccato contro la montagna. Una città talmente ingarbugliata e con un metodo costruttivo basato dall’alto va verso il basso. Porta a trasformare i tetti in strade e le strade in tetti delle case.

Ti serve una guida per scoprire Matera e tutta la Basilicata?! Allora non puoi perderti quella della Lonely Planet, disponibile qua di seguito!

Sassi di Matera illuminati di notte come un Presepe
I Sassi di Matera di notte

La storia dei Sassi di Matera: Civitas, Sasso Caveoso e Sasso Barisano

Matera si divide in due quartieri, conosciuti anche con il nome di rioni: Sasso Barisano e Sasso Caveoso.
Il primo era la sede degli artigiani, il secondo quello dei pastori e degli allevatori.
All’incrocio fra i due Sassi, nella parte più alta, la cosiddetta Civitas, vivevano le persone ricche, i nobili e il clero. Qui si trova infatti la Cattedrale di Matera e il Palazzo del Sedile.

La Cattedrale di Matera venne realizzata fra il 1230 e il 1270 in stile romanico pugliese, ovvero un romanico non puro, ma influenzato da stili stranieri provenienti dai flussi migratori che arrivavano direttamente ai porti della Puglia.

Il Palazzo del Sedile era invece così chiamato perché un tempo era la sede del governatore che, all’interno di questo edificio, amministrava tutta la città.

Sasso Barisano

Il Barisano è costituito da una strada centrale a cui se ne aggiungono altre laterali.

La via più caratteristica di questo quartiere è la Via dei Sette Dolori, così chiamata perché qui c’è il celebre dipinto della Madonna Dei Sette Dolori provati durante la passione di Cristo.

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Sasso Caveoso a Matera
Matera Capitale Europea della Cultura 2019

Sasso Caveoso

Il rione Caveoso è così chiamato in quanto è quello più scavato nella roccia. Era la sede di pastori e agricoltori.
Per questo motivo le case che noi vediamo ancora oggi sono più grezze e meno rifinite rispetto a quello del Barisano.
I due rioni sono nati nello stesso periodo, ma è proprio il lavoro realizzato degli artigiani a conferire un diverso carattere alle due zone.

La vita nei Sassi

La vita nei Sassi non era sicuramente una cosa semplice.
Ogni famiglia era composta mediamente fra le 8 e le 11 persone. I figli erano un elemento fondamentale, in quanto costituivano la forza lavoro che sarebbe servita all’interno dei campi.
Nonostante in media avessero moltissimi figli, la mortalità infantile era elevata.
La maggior parte dei bambini non riusciva a raggiungere i 3/4 anni di età, mentre solo una ristretta percentuale superava i 10 anni.

I Sassi arrivarono a ospitare fra le 16.000 e le 20.000 persone. Un vero e proprio sovrappopolamento che portava malattie e scarsa igiene.

Com’era la vita dentro un Sasso? 
Un Sasso solitamente ospitava tre diverse aree: la prima (e più importante) era quella dove veniva ricavato il grano o altri prodotti per il sostentamento della famiglia, la seconda ospitava la latrina, la terza, costituita da un unico ambiente, presentava la cucina e la camera da letto.

Sotto lo stesso tetto era quindi presente, la vita personale, la produzione alimentare e il bagno, privo ovviamente di qualsiasi tipo di fognatura.

La camera da letto veniva divisa con non solo con i membri della famiglia, ma anche con gli animali, considerati elemento essenziale per la sopravvivenza. Tra questi fondamentale era l’asino. All’interno di un Sasso ho visto una foto che ritrae una camera dell’epoca. L’asino di notte veniva legato al letto per evitare che qualcuno potesse entrare in casa e rubarlo. Questo vi dimostra la fondamentale importanza che l’animale aveva per la famiglia.

Fino agli anni ‘30 all’interno delle case non era presente la corrente elettrica, ma lumi e candele venivano disposti all’interno di particolari nicchie scavate nella roccia.

Non era inoltre presente un sistema di strade, i servizi igienico sanitari erano assenti e non era presente un sistema di fognature.

Chiesa rupestre scavata nella roccia dei Sassi di Matera
Chiesa rupestre scavata nella roccia

Matera, Vergogna d’Italia

Nel 1948 Matera venne finita per la prima volta “Vergogna d’Italia”.
Il sovraffollamento dei Sassi e le precarie condizioni igieniche non permettevano infatti di condurre una vita decorosa.

Vi furono diversi tentativi di interventi per garantire un miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, ma nessuno andò a buon fine.

Nel 1952, il Governo italiano decise di creare una nuova Matera, realizzando case polari che richiamavano, attraverso la loro particolare struttura quella tipica dei Sassi.
Erano case a un solo piano, con piccoli cortili interni che ricordavano le piazzette e i luoghi di aggregazione dei diversi rioni.

Inizialmente la popolazione fu riluttante allo spostamento. Soprattutto le persone più anziane, nonostante le dure condizioni di vita, non volevano abbandonare le loro case originale.
Per riuscire a spostare la popolazione dalla vecchia città a quella nuova furono necessari oltre 10 anni.

Cosa vedere Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Matera Capitale Europea della Cultura 2019

Perchè sono famosi i Sassi? Matera Patrimonio Unesco

Nel 1993, Matera vinse il premio Patrimonio UNESCO.

Il premio è legato non solo alla sua particolare struttura e alle case costruite nella roccia, ma anche per l’innovativa opera d’ingegneria legata alla canalizzazione e all’utilizzo delle acque piovane.
L’acqua è infatti da sempre una risorsa scarsa per Matera. Impossibile prelevarla dal sottosuolo.
L’unica soluzione era quindi quella di sfruttare il più possibile l’acqua proveniente dalle piogge, dalla grandine o dalla neve.
In questo modo, sempre scavando nella roccia, vennero create delle vere e proprie canalizzazioni che permettevano di convogliare naturalmente l’acqua piovana in cisterne. Il principio era quello dei vasi comunicanti.
In questo modo se la mia cisterna era piena d’acqua, questa non veniva sprecata, ma riversata nella cisterna del mio vicino e così via, attraverso una fitta rete di canali di scolo.
Per evitare che la roccia porosa potesse assorbire una parte dell’acqua raccolta, venne introdotto un nuovo metodo costruttivo chiamato “a cocciopesto”. Si tratta di un particolare materiale realizzato con cocci pestati che impermeabilizzava i condotti attraverso cui passava l’acqua.

Ti serve una guida per scoprire Matera e tutta la Basilicata?! Allora non puoi perderti quella della Lonely Planet, disponibile qua di seguito!

Chiesa principale dei Sassi di Matera
Chiesa di Matera - Sasso Caveoso

Da vergogna d’Italia a Capitale Europea della Cultura

In circa settant’anni, Matera è stata in grado di cambiare drasticamente la sua posizione passando da “Matera vergogna d’Italia” nel 1948 a “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.
Ha mostrato al mondo tutta la sua bellezza ed è stata in grado di dimostrare come, nonostante le difficili condizioni di vita, sia riuscita a evolversi e a cambiare drasticamente.

Oggi è possibile ammirare per le vie della città opere e installazioni realizzate da artisti famosi, mentre un ricco calendario di eventi che copre tutto l’anno è disponibile per il grande pubblico.

Qual’è stata la parte di Matera che vi è piaciuta di più nel corso del vostro viaggio?!

Informazioni utili

Nome completo: I Sassi di Matera
Quando: Visitabili tutto l’anno
Prezzo: Ingresso gratuito
Dove: Matera – Italia
Come arrivare: Aeroporto di Bari
Sito web: www.sassidimatera.it
Giorni necessari: 1 giorno

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Elisa Mout

Elisa Mout

Sono Elisa, ho 32 anni e due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
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