Il mio tour della Scozia parte da Glasgow, una delle città più famose di questa regione!
Per molto tempo è stata semplicemente una città industriale, caratterizzata da cantieri navali (nel periodo di massimo splendore era arrivata ad averne oltre 40 contemporaneamente!), pesca del salmone e industrie siderurgiche.
Negli ultimi anni però Glasgow ha mostrato un’anima completamente nuova e… tutta da scoprire!
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Il mio hotel a Glasgow è in pieno centro, a due passi dai luoghi del divertimento e a una ventina di minuti a piedi dalla zona universitaria.
Iniziamo la visita di Glasgow partendo proprio dalla sua cattedrale. La leggenda vuole che sia stata fondata da Niniano di Whithorn, primo vescovo
della Scozia e di Glasgow, giunto qui per catechizzare i miscredenti.
Ancora oggi si possono ammirare i prodigi che ha realizzato osservando piccoli particolari che circondano la chiesa come… i lampioni!
Essi raffigurano infatti i 3 miracoli compiuti dal Santo: il pettirosso dalla testa mozzata a cui aveva ridato la vita, il pesce che aveva restituito l’anello alla ragazza dopo che aveva perduto il fidanzato in battaglia e una campanella discesa direttamente dal cielo per chiamare a raccolta i fedeli.
Sulla collina posta dietro la cattedrale si trova il cimitero con le tombe delle persone famose, ricco di leggende, fantasmi e spiriti!
Poco lontano dalla cattedrale si trova l’università.
Quest’ultima è sicuramente la mia zona preferita! Fondata nella seconda metà del 1400 è la seconda struttura più antica della Scozia e quarta in tutto il mondo anglofono. É costituita da una serie di edifici in mattoni rossi riccamente decorati con pennoni e intarsi.
Glasgow vanta una serie di personaggi illustri nati proprio da questi banchi di scuola.
Fra di loro ci sono sicuramente Florence Nightingale, infermiera amatissima dalla regina Vittoria e e considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna; Listen inventore dell’anestesia usata nelle operazioni chirurgiche (immaginate quanto potevamo essere dolorosi gli interventi prima di quel momento!); i quattro fratelli architetti Adam (John, Robert, James e William) che plasmeranno la planimetria di Glasgow e di Edimburgo; James Watt, inventore della macchina a vapore.
La piazza del municipio o George Square è il cuore pulsante di Glasgow. Attorno ad essa sorgono ancora la camera di commercio e, sulla sommità del tetto, si può ammirare un mappamondo sormontato da una nave, simbolo dei cantieri navali che avevano generato la ricchezza e la fortuna della città.
Glasgow aveva infatti ottenuto la nomina di “Città Reale“, un privilegio assoluto fornito direttamente dal Re o dalla Regina e unico mezzo per poter commerciare con l’estero.
Per molto tempo, proprio a causa della sua natura industriale, Glasgow è stata definita una città cupa e grigia. Per sfatare questo mito, negli ultimi anni sono sorti giganteschi murales che hanno letteralmente acceso e dato anima agli edifici su cui sono dipinti.
Ho trovato un bellissimo sito (che vi riporto qui), dove sono presenti le descrizioni, il significato implicito e l’ubicazione di tutte le opere.
Un’autentica caccia al tesoro per scoprire i murales che ci celano dietro a ciascun angolo di Glasgow!
C’è un detto che dice: “Il Clyde fa Glasgow e Glasgow fa il Clyde”.
Il Clyde è il fiume che collega Glasgow direttamente al porto.
Ha fatto le fortune e le ricchezze della città e le loro anime sono indissolubilmente legate fra loro. Un tempo qui sorgevano i cantieri navali. Oggi invece quest’area è sede delle stazioni televisive, come la BBC, e ospita due enormi strutture per eventi e concerti.
Il SEE Hydro, ad esempio, ha la forma di un’astronave ed è composto da milioni di piccoli Led che di notte, quando viene illuminato, assume le sembianze di un’astronave pronta per decollare.
Al suo fianco si trova invece il “Clyde Auditorium“, meglio conosciuto come il “SEC Armadillo“, proprio per la sua particolare forma, anch’esso luogo di concerti ed eventi.
Non fatevi quindi ingannare dalla sua aria da vecchio lavoratore stanco, affaticato da anni e anni da duro lavoro.
Nelle strade di Glasgow infatti batte un cuore pulsante e pieno di vita, amante dell’arte e del divertimento, che non aspetta altro che essere scoperto.
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