Questa volta è con noi Luca Giannone. Originario di Modica ha deciso di intraprendere un viaggio molto particolare: da Modica a Capo Nord a bordo del… vecchio pandino del nonno! Il nome del progetto?! “Panda To Nordkapp”!
Ebbene sì, l’intramontabile e insuperabile FIAT Panda in grado di resistere a qualsiasi avventura e battaglia, anche questa volta sarà in grado di compiere una nuova missione!
In tanti hanno provato a batterla. Ricordo che in una puntata di Top Gear Italia, i presentatori le fecero veramente di tutto: dal lancio da una rupe al tentativo di annegarla. Ma dopo mille torture e sfide sempre più estreme, lei, la vecchia Panda, è riuscita a ripartire come se niente fosse.
Questa volta ha una nuova missione: compiere oltre 14.000 chilometri per raggiungere Capo Nord, il punto più estremo della Norvegia.
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Ho conosciuto la storia di Luca praticamente per caso. Una mattina, mentre sorseggiavo il mio solito caffè, mi sono imbattuta in un articolo di un giornale locale che raccontava la sua impresa.
Ne sono rimasta affascinata! Un viaggio particolare e bellissimo che non capita di sentire tutti i giorni.
Ho quindi provato a contattarlo su Facebook per sapere se era disponibile a partecipare a una delle mie interviste itineranti, raccontando la sua storia.
Inutile dire che ho trovato una persona super disponibile e pronta a narrarmi questo pazzesco viaggio che ha deciso di compiere!
Ecco a voi la sua storia!
Elisa: Stai compiendo un viaggio impegnativo, faticoso e per certi versi anche molto difficile. Da cosa è nata l’idea di questa avventura?
Luca: Volevo viaggiare in un modo un po’ particolare, diverso dal solito. Per raggiungere mete molto lontane, come potrebbe essere quella di Capo Nord, ero solito spostarmi sempre in aereo. Questo permetteva di accorciare le distanze e vedere molti posti in un lasso di tempo anche relativamente breve, ma con il passare del tempo però mi sono accorto che non percepivo più l’essenza pura del viaggio.
Una parte delle emozioni che normalmente si dovrebbero provare quando si raggiunge una nuova meta andavano perse.
Il viaggio in aereo diventava quindi un viaggio “normale” di cui iniziavo a essere insoddisfatto. Questo viaggio volevo che fosse qualcosa di alternativo, di diverso.
Elisa: Stai compiendo un viaggio impegnativo, faticoso e per certi versi anche molto difficile. Da cosa è nata l’idea di questa avventura?
Luca: Volevo viaggiare in un modo un po’ particolare, diverso dal solito. Per raggiungere mete molto lontane, come potrebbe essere quella di Capo Nord, ero solito spostarmi sempre in aereo. Questo permetteva di accorciare le distanze e vedere molti posti in un lasso di tempo anche relativamente breve, ma con il passare del tempo però mi sono accorto che non percepivo più l’essenza pura del viaggio.
Una parte delle emozioni che normalmente si dovrebbero provare quando si raggiunge una nuova meta andavano perse.
Il viaggio in aereo diventava quindi un viaggio “normale” di cui iniziavo a essere insoddisfatto. Questo viaggio volevo che fosse qualcosa di alternativo, di diverso.
LEGGI ANCHE: Tutte le interviste itineranti
Elisa: Come mai hai scelto proprio la Panda per muoverti?
Luca: Ho deciso di viaggiare con la Panda di mio nonno, venuto a mancare 11 anni fa, per la quale nutrivo un valore affettivo. È stata la prima auto che ho guidato quando ho preso la patente all’età di 18 anni e non mi sono mai stufato di averla o non ho mai avuto la necessità di cambiarla.
Alcuni pezzi sono stati sostituiti perché usurati, ma dovrebbe riuscire a tenere duro per tutto il viaggio!
Anche se in realtà la partenza non è stata delle più facili! Infatti quando stavo per arrivare alla prima tappa, si è rotto l’alternatore per l’eccessiva usura. Sono però riuscito a sostituirlo praticamente subito.
Elisa: Come mai hai scelto proprio la Panda per muoverti?
Luca: Ho deciso di viaggiare con la Panda di mio nonno, venuto a mancare 11 anni fa, per la quale nutrivo un valore affettivo. È stata la prima auto che ho guidato quando ho preso la patente all’età di 18 anni e non mi sono mai stufato di averla o non ho mai avuto la necessità di cambiarla.
Alcuni pezzi sono stati sostituiti perché usurati, ma dovrebbe riuscire a tenere duro per tutto il viaggio!
Anche se in realtà la partenza non è stata delle più facili! Infatti quando stavo per arrivare alla prima tappa, si è rotto l’alternatore per l’eccessiva usura. Sono però riuscito a sostituirlo praticamente subito.
Elisa: Come mai hai scelto di arrivare fino a Capo Nord?
Luca: La scelta di Capo Nord è stata fatta in quanto per me rappresenta una meta iconica e lontana. Volevo inoltre avere la possibilità di viaggiare all’interno di Paesi che non richiedessero visti o eccessiva burocrazia. Con questo viaggio, ho la possibilità di attraversare 14 Stati senza permessi o passaporti, ma semplicemente con la mia carta d’identità, in quanto sono tutti membri dell’Unione Europea.
Mi piaceva inoltre l’idea di passare da una “punta all’altra” ovvero da Modica, la punta Sud dell’Italia e dell’Europa a Capo Nord, la punta più a Nord della Norvegia.
Sentivo infine la necessità di fare un viaggio in solitaria, in cui potevo seguire i miei ritmi e i miei tempi. Considerando anche le possibili problematiche tecniche dell’auto e il fatto di essere da solo ad affrontare un viaggio simile, volevo avere come riferimento una meta relativamente sicura.
Non è infatti il primo viaggio che faccio da solo, ma è il primo viaggio che faccio da solo in macchina.
Elisa: Come mai hai scelto di arrivare fino a Capo Nord?
Luca: La scelta di Capo Nord è stata fatta in quanto per me rappresenta una meta iconica e lontana. Volevo inoltre avere la possibilità di viaggiare all’interno di Paesi che non richiedessero visti o eccessiva burocrazia. Con questo viaggio, ho la possibilità di attraversare 14 Stati senza permessi o passaporti, ma semplicemente con la mia carta d’identità, in quanto sono tutti membri dell’Unione Europea.
Mi piaceva inoltre l’idea di passare da una “punta all’altra” ovvero da Modica, la punta Sud dell’Italia e dell’Europa a Capo Nord, la punta più a Nord della Norvegia.
Sentivo infine la necessità di fare un viaggio in solitaria, in cui potevo seguire i miei ritmi e i miei tempi. Considerando anche le possibili problematiche tecniche dell’auto e il fatto di essere da solo ad affrontare un viaggio simile, volevo avere come riferimento una meta relativamente sicura.
Non è infatti il primo viaggio che faccio da solo, ma è il primo viaggio che faccio da solo in macchina.
Elisa: Prima di partire per un viaggio del genere, sicuramente hai bisogno di organizzarti per il meglio. Come ti sei preparato a questo proposito?
Luca: Prima di partire ho programmato tutte le tappe del viaggio. Fra andata a ritorno ce ne saranno circa una trentina. Sono partito da Modica. Ho attraversato tutta l’Italia passando da Napoli, Firenze e Verona. Mi sono sposato in Germania e ho raggiunto i Paesi Bassi.
Salirò a Copenaghen, Stoccolma e poi Oslo. Da lì costeggerò tutta la costa ovest della Norvegia per arrivare fino a Capo Nord.
Per il ritorno invece attraverserò la Finlandia, l’Estonia, la Lituania, la Polonia. Scenderò lungo la Repubblica Ceca, l’Austria, la Slovenia e la Croazia. Mi imbarcherò nel Montenegro per raggiungere la Puglia e tornare infine a Modica, la città da cui sono partito!
Elisa: Prima di partire per un viaggio del genere, sicuramente hai bisogno di organizzarti per il meglio. Come ti sei preparato a questo proposito?
Luca: Prima di partire ho programmato tutte le tappe del viaggio. Fra andata a ritorno ce ne saranno circa una trentina. Sono partito da Modica. Ho attraversato tutta l’Italia passando da Napoli, Firenze e Verona. Mi sono sposato in Germania e ho raggiunto i Paesi Bassi.
Salirò a Copenaghen, Stoccolma e poi Oslo. Da lì costeggerò tutta la costa ovest della Norvegia per arrivare fino a Capo Nord.
Per il ritorno invece attraverserò la Finlandia, l’Estonia, la Lituania, la Polonia. Scenderò lungo la Repubblica Ceca, l’Austria, la Slovenia e la Croazia. Mi imbarcherò nel Montenegro per raggiungere la Puglia e tornare infine a Modica, la città da cui sono partito!
Mi sono organizzato in modo che lungo tutto il viaggio troverò persone che mi possano ospitare. Alloggerò soprattutto da amici che ho conosciuto nel corso di altri viaggi ed esperienze fatte all’estero.
Pochi giorni fa ad esempio sono stato in Olanda a Utrecht, da amici che avevo conosciuto in Lituania durante un’attività di volontariato in un centro che si occupava di bambini e ragazzi con problemi in famiglia, legati soprattutto all’alcolismo.
Nei luoghi in cui non ho amici a cui poter fare riferimento, ho scelto di alloggiare in ostelli dove ho la possibilità di conoscere altre persone.
Negli spostamenti cerco il più possibile di alternare un giorno di riposo a uno di guida. Solitamente faccio 600 km al giorno. Ovviamente la strada fatta e i momenti di relax sono anche in funzione delle tappe successive.
Mi sono organizzato in modo che lungo tutto il viaggio troverò persone che mi possano ospitare. Alloggerò soprattutto da amici che ho conosciuto nel corso di altri viaggi ed esperienze fatte all’estero.
Pochi giorni fa ad esempio sono stato in Olanda a Utrecht, da amici che avevo conosciuto in Lituania durante un’attività di volontariato in un centro che si occupava di bambini e ragazzi con problemi in famiglia, legati soprattutto all’alcolismo.
Nei luoghi in cui non ho amici a cui poter fare riferimento, ho scelto di alloggiare in ostelli dove ho la possibilità di conoscere altre persone.
Negli spostamenti cerco il più possibile di alternare un giorno di riposo a uno di guida. Solitamente faccio 600 km al giorno. Ovviamente la strada fatta e i momenti di relax sono anche in funzione delle tappe successive.
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Elisa: Quali sono state le esperienze o le cose che fino ad ora hai visto e ti hanno emozionato di più?
Luca: È difficile indicare un’esperienza in particolare. Quando sono arrivato a Firenze ad esempio hanno realizzato una festa in mio onore, mentre in Germania hanno sparato i fuochi d’artificio.
Sul Lago di Garda sono stato ospitato da una famiglia che abita direttamente sul lago con una vista mozzafiato.
Mi sono innamorato della città di Utrecht, in Olanda, dove ho lasciato un momento la Panda a favore di una bici (ovviamente l’Olanda è il Paese giusto!).
Sono curioso di vedere Stoccolma, dove probabilmente sosterrò più di un giorno. Mi incuriosisce molto anche Oslo, ma non posso permettermi di fermarmi troppo a lungo in quanto ho una scadenza di arrivo da rispettare.
Elisa: Quali sono state le esperienze o le cose che fino ad ora hai visto e ti hanno emozionato di più?
Luca: È difficile indicare un’esperienza in particolare. Quando sono arrivato a Firenze ad esempio hanno realizzato una festa in mio onore, mentre in Germania hanno sparato i fuochi d’artificio.
Sul Lago di Garda sono stato ospitato da una famiglia che abita direttamente sul lago con una vista mozzafiato.
Mi sono innamorato della città di Utrecht, in Olanda, dove ho lasciato un momento la Panda a favore di una bici (ovviamente l’Olanda è il Paese giusto!).
Sono curioso di vedere Stoccolma, dove probabilmente sosterrò più di un giorno. Mi incuriosisce molto anche Oslo, ma non posso permettermi di fermarmi troppo a lungo in quanto ho una scadenza di arrivo da rispettare.
Elisa: Sicuramente un viaggio del genere ha un costo non indifferente…
Luca: Si, nonostante vengo quasi sempre ospitato da amici, per realizzare un viaggio del genere, ho chiesto supporto ad aziende locali della mia città. In questo modo ho avuto la possibilità di accedere a budget che mi permettesse di coprire tutte le spese e di condividere le mie le emozioni attraverso i social. La pagina di riferimento per potermi seguire su Facebook è Panda To Nordkapp, mentre il sito internet è pandatonordkapp.com
Elisa: Per quando è previsto l’arrivo?
Luca: Conto di raggiungere Capo Nord intorno al 10 di maggio.
Elisa: Non ci rimane quindi che seguire le tue avventure e quelle della pandina attraverso i social e vedere le tue foto all’arrivo a Capo Nord!
Elisa: Sicuramente un viaggio del genere ha un costo non indifferente…
Luca: Si, nonostante vengo quasi sempre ospitato da amici, per realizzare un viaggio del genere, ho chiesto supporto ad aziende locali della mia città. In questo modo ho avuto la possibilità di accedere a budget che mi permettesse di coprire tutte le spese e di condividere le mie le emozioni attraverso i social. La pagina di riferimento per potermi seguire su Facebook è Panda To Nordkapp, mentre il sito internet è pandatonordkapp.com
Elisa: Per quando è previsto l’arrivo?
Luca: Conto di raggiungere Capo Nord intorno al 10 di maggio.
Elisa: Non ci rimane quindi che seguire le tue avventure e quelle della pandina attraverso i social e vedere le tue foto all’arrivo a Capo Nord!
Sono Elisa, ho 32 anni e due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!
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