Amanti e appassionati della montagna, questo articolo è ciò che fa per voi!
Qualche settimana fa ho scoperto, praticamente per caso, la nascita di un bellissimo progetto legato alla valorizzazione dell’alta via più lunga del mondo.
Si tratta di un percorso, da fare completamente a piedi, di quasi 7.000 km che attraversa la nostra splendida penisola da Nord a Sud.
Adesso Giacomo, Yuri e Sara, amici e fondatori del progetto Va’ Sentiero, stanno cercando di recuperarlo dopo anni di letargo.
Oggi è con noi Giacomo che ci racconterà il loro progetto e gli obiettivi (piccolo spoiler: molto ambiziosi e super interessanti!) che si prefiggono di raggiungere.
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Elisa: Punto di partenza: in cosa consiste il vostro progetto?
Giacomo: Vogliamo valorizzare il “Sentiero Italia”, un percorso lungo oltre 7.000 km, ideato negli anni ’80 dall’Associazione Sentiero Italia e realizzato grazie al lavoro del Club Alpino Italiano, poi purtroppo finito nel dimenticatoio.
Cerchiamo di coinvolgere il maggior numero di persone possibili, attraverso una campagna di comunicazione sui social media, in modo che possa rimanere nel tempo.
Il nostro obiettivo è quindi duplice: da un lato far emergere le bellezze delle zone attraversate, (riscoprendo così alcuni territori che spesso vengono erroneamente poco ascoltati), e dall’altro cercare di favorire lo sviluppo economico di queste aree attraverso la creazione e il rilancio di attività giovanili.
Elisa: Come accennavi prima, il percorso era stato realizzato parecchi anni fa, ma era poi caduto nel totale oblio. Per me è davvero inconcepibile che un itinerario simile, costato tanto tempo e sicuramente tanta fatica, non sia stato valorizzato, ma anzi addirittura dimenticato!
Giacomo: Anche noi abbiamo fatto lo stesso ragionamento. Quando abbiamo sentito parlare per la prima volta del “Sentiero Italia” (praticamente per caso), abbiamo cercato di raccogliere più informazioni possibili. Nel corso delle varie ricerche ad esempio abbiamo scoperto che questo percorso, oltre ad essere il trekking più lungo al mondo, era stato pensato e progettato con l’obiettivo di unire le persone. Infatti a differenza di altri sentieri che si trovano in zone isolate delle montagne, questo attraversava borgate, piccoli comuni e centri abitati, purtroppo spesso caratterizzati dal fenomeno dello spopolamento.
Elisa: A questo si ricollega l’obiettivo di cui mi parlavi prima legato alla necessità e all’importanza di valorizzare il territorio, creando delle piccole imprese che permettano di eliminare il fenomeno dello spopolamento. Ho provato direttamente sulla mia pelle questa situazione in quanto anch’io fino a un paio di anni fa vivevo in un paesino di 2000 abitanti. Il rischio dell’abbandono è un pericolo serio e da non sottovalutare.
Prima hai accennato velocemente al modo in cui avete conosciuto questo sentiero. Puoi raccontarmi qualcosa di più?
Giacomo: Si, il merito è tutto di Yuri! Un paio di anni fa si era recato in Corsica per il GR20, un percorso escursionistico che attraversa la Corsica da Nord-ovest a Sud-ovest. Arrivato ad un certo punto dell’itinerario si è reso conto che aveva perso il sentiero. In lontananza ha visto un gruppo di asinelli e così ha pensato di recarsi lì per vedere se trovava qualcuno a cui chiedere indicazioni. Non ha trovato nessuno che potesse aiutarlo ma solo un gruppo di Norvegesi nella sua stessa situazione! Si sono messi a ridere per la paradossale situazione e hanno iniziato parlare. Proprio chiacchierando con loro è venuto a conoscenza del Sentiero Italia, di cui non aveva mai avuto notizie.
Tornato a casa e spinto dalla curiosità, ha iniziato a cercare informazioni su internet.
Il giorno dopo si è recato al CAI per vedere se riusciva a ottenere qualche dato in più, ma senza successo. Qualche settimana dopo, una sera a cena mi raccontò di questo sentiero. Ne ero rimasto entusiasta!
La prima idea fu quella di percorrere il Sentiero. Poco dopo però ci rendemmo conto che questo percorso per noi rappresentava molto di più… ed è li che è nato il progetto Va’ Sentiero! Sara si è unita al gruppo poco dopo.
Elisa: Sicuramente è un progetto molto ambizioso e anche molto complesso da realizzare. In fin dei conti stiamo parlando di oltre 7.000 km! Quanto tempo ci avete messo per preparare il tutto?
Giacomo: Fra alti e bassi ci stiamo lavorando da un paio d’anni. Ci sono stati dei momenti difficili durante i quali, per alcuni problemi tecnici e burocratici, abbiamo dovuto rallentare un po’ tutta la preparazione, ma, superati i primi ostacoli, siamo poi riusciti a lavorare incessantemente e adesso manca ormai poco al traguardo! A maggio potremo finalmente partire e inaugurare così l’intero itinerario.
Elisa: A questo proposito, ho saputo che chiunque può partecipare. Un percorso simile è molto lungo e oltre a un grande impegno fisico richiede anche tanto tempo a disposizione che magari, per questioni di lavoro o personali, non tutti hanno.
Potresti darci delle informazioni in più in merito?
Giacomo: Sì questa è una cosa importantissima e vorremmo che il messaggio passasse chiaro. Un punto chiave del progetto è la condivisione e l’importanza di partecipare insieme alla bellezza e alla scoperta di questi luoghi. L’obiettivo è quindi quello di coinvolgere più persone possibili. Poiché non è facile seguire tutto il percorso è possibile partecipare anche solo a una, due, tre, quattro tappe… Si può quindi aderire in base al proprio tempo e alla propria disponibilità.
In questo modo si potrà entrare in contatto e conoscere diverse persone. Scoprire le loro storie e le loro vite mentre si passeggia in luoghi affascinanti.
Elisa: Quando partirà il vostro progetto e quali sono le tappe di questo viaggio?
Giacomo: La data ufficiale non è ancora stata decisa ma, probabilmente sarà ad inizio maggio, anche in funzione delle condizioni meteo. Tra marzo e aprile pubblicheremo sul nostro sito la data ufficiale della partenza.
Stiamo lavorando alla programmazione delle tappe e delle relative tempistiche e stiamo producendo un documento con tutti i dettagli. Anche questo verrà pubblicato e sarà disponibile sul nostro sito.
Elisa: Sarà per me un piacere pubblicare su Sempreprontaxpartire.blog le date e tutte le informazioni appena saranno disponibili. L’iscrizione per partecipare è invece gratuita o a pagamento?
Giacomo: L’iscrizione e la partecipazione sono assolutamente gratuite Chi lo vuole potrà iscriversi all’associazione con un contributo di 5 euro. Ma questa è una cosa puramente facoltativa.
Elisa: Per quanto riguarda invece il livello di difficoltà, mi rendo conto che un itinerario simile (anche considerata la sua lunghezza) non è facile da classificare. In generale però può essere adatto anche a persone pigre, come la sottoscritta, o bisogna essere camminatori-livello-Extreme-da-K2?
Giacomo: Il sentiero è molto vario: alcune tratte sono leggermente più impegnative, altre decisamente più morbide e alla portata di tutti. In generale è stato ideato per mettere in contatto le persone con borgate e luoghi di montagna. Non sono quindi aree impervie e in cui è necessario scalare delle zone per raggiungere una specifica meta.
Vi aspettiamo quindi tutti sul Sentiero Italia!
Come sempre, prima di iniziare un’intervista, mi piace documentarmi non solo sul progetto, ma anche sui suoi ideatori e chi ne fa parte.
Yuri, Giacomo e Sara sono stati una vera scoperta!
Parlando con Giacomo ho scoperto che lui e Yuri si sono conosciuti circa, 8 anni fa. All’epoca suo fratello e l’amico frequentavano l’università insieme
Quell’estate i due fratelli avevano deciso di partire alla volta del Cammino di Santiago e chiesero anche a Yuri di partecipare. Durante i 20 giorni fatti in biciletta ebbero modo di conoscersi meglio e divennero subito amici.
L’anno successivo Yuri conobbe al lavoro Sara.
Da qui il completamento del trio e… l’inizio di un grande progetto!
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