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Dopo aver visitato il Van Gogh Museum, durante il mio ultimo viaggio ad Amsterdam, ho deciso di fare una capatina anche a un altro luogo dedicato a uno dei pittori più famosi di tutta l’Olanda: la casa museo Rembrandt.
La città, si sa, è stata nel corso degli anni, culla di artisti e pittori, quindi una visita a quest’abitazione non poteva mancare!
In questo articolo, ti porterò alla scoperta della sua casa, un vero e proprio museo dove ancora oggi è possibile respirare tutto l’amore che Rembrandt nutriva per l’arte e la pittura.
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Come ormai saprai se hai letto altri articoli dedicati ad artisti famosi come Van Gogh o D’Annunzio, quando si tratta di visitare luoghi di questo tipo, mi piace sempre conoscere la vita del suo proprietario.
E questo primo capitolo è dedicato proprio a Rembrandt.
Nasce in Olanda all’inizio del 1600 da una famiglia abbastanza benestante. Fin da giovane i genitori notano il suo talento e decidono di iscriverlo a una scuola d’arte affinché lo migliori e lo sviluppi.
Dopo aver terminato gli studi, avvia con un amico un suo primo atelier e inizia a seguire a sua volta degli studenti. I suoi dipinti riscuotono fin da subito notevole successo e vengono notati anche dal principe Frederik Hendrik. E come avviene in questi casi, la sua fama e la sua fortuna iniziarono a crescere molto velocemente.
Rembrandt decide quindi di estendere la propria attività come pittore, diventando anche un mercante d’arte e presso la sua casa, che fra poco andremo a visitare, inizia anche a ospitare numerosi allievi a cui, dietro pagamento di un cospicuo compenso, insegna le tecniche più importanti nel disegno.
Sebbene dal punto di vista professionale le cose vanno alla grande, lo stesso non si può dire per la sua vita privata. Rembrandt infatti si è sposato con una donna di nome Saskia, da cui ha 4 figli. In realtà solo uno di loro, Titus, raggiungerà l’età adulta. La perdita degli altri bambini sarà un dolore enorme per la coppia e quando Titus ha appena un anno anche la madre Saskia morì, probabilmente a causa della tubercolosi.
In seguito alla morte della moglie, Rembrandt avrà due importanti relazioni e dalla seconda nascerà anche una figlia, Cornelia.
Nonostante il suo enorme successo come pittore, insegnante e commerciante di opere d’arte, spendeva più di quanto potesse guadagnare e nel 1656 fu costretto a dichiarare bancarotta. Vennero venduti all’asta i suoi dipinti, mobili e altri oggetti e fu costretto a spostarsi in una casa decisamente più piccola.
Morì tredici anni dopo e venne seppellito in una tomba senza nome. Del grandissimo maestro che aveva raggiunto l’apice del successo in vita ora rimaneva solo una tomba senza lapide e senza volto.
LEGGI ANCHE: A tu per tu con Vincent: il Van Gogh Museum
La casa di Rembrandt sorge in Jodenbreestraat 4, poco lontano dal quartiere a luci rosse di Amsterdam.
Oggi quest’abitazione è stata trasformata in un museo, ricostruendo una parte dei mobili e degli oggetti che il pittore possedeva quando era in vita. Infatti, dopo il fallimento dichiarato nel 1656, i suoi beni furono pignorati ma, proprio grazie a questo pignoramento e ai documenti di confisca, noi oggi abbiamo una descrizione dettagliata e minuziosa di qual era il suo aspetto reale dell’edificio. Non tutti i mali vengono necessariamente per nuocere!
Vista dall’esterno, la casa di Rembrandt è una tipica abitazione olandese: alta, sviluppata su più piani e molto stretta.
Un tempo infatti i proprietari venivano tassati in funzione dello spazio del terreno che veniva occupato in larghezza.
Gli Olandesi, che erano tutto tranne che sprovveduti, per versare meno soldi possibili nelle casse dello Stato, iniziarono a costruire abitazioni molto alte, ma anche molto strette.
Questo aspetto conferirà la tipica struttura che siamo abituati a vedere noi oggi. La casa di Rembrandt non faceva eccezione.
Vuoi visitare la casa-museo di Rembrandt?! Allora puoi acquistare il biglietto qui di seguito, saltando code e scegliendo direttamente il giorno che preferisci!
All’ingresso del museo si trova un plastico in cui, con dovizia di particolari, sono rappresentati tutti gli interni e le stanze disposte all’interno dell’abitazione.
Salendo al primo piano, si entra nella cucina. È una stanza molto ampia, dominata da un camino centrale in cui venivano cucinate tutte le pietanze e aveva lo scopo di riscaldare il resto della casa.
Ancora oggi è ammobiliata con tutti i mobili e gli utensili in uso a quell’epoca.
Non esiste un sistema fognario, ma l’acqua viene presa direttamente da un pozzo collegato a un rubinetto.
Salendo al piano superiore, attraverso una ripida scala in legno, si giunge alla camera da letto di Rembrandt.
A questo proposito c’è una piccola curiosità. Il letto all’epoca era in realtà un armadio che poteva essere tranquillamente chiuso.
Le dimensioni erano molto più piccole rispetto a quelle che siamo abituati a vedere noi oggi e per due ragioni: da un lato le persone erano molto più basse rispetto all’altezza media dei giorni nostri e dall’altro lato perché c’era la convinzione che dormendo completamente sdraiati, il diavolo avrebbe potuto impossessarsi dell’anima con più facilità. Le persone erano quindi abituate a dormire in una posizione semi-sdraiata.
Sull’altro lato del piano è presente un piccolo salottino, dove le persone potevano trovarsi per chiacchierare o gustare un tè. In un angolo, seduto su una sedia disposta al di sopra di una pedana rialzata, Rembrandt poteva inoltre guardare da una finestra cosa succedeva nelle strade sottostanti.
Lungo le pareti di tutte le stanze invece sono appesi e sparsi una serie di sue opere.
Tutto quello che hai visto fino ad ora però non è niente.
I veri tesori della casa di Rembrandt si trovano ai piani superiori.
Salendo ulteriormente per le scale in legno si raggiunge il terzo piano. Qui si può veramente respirare l’anima e il carattere del pittore.
La prima è la sala dei cimeli.
Rembrandt amava infatti raccogliere e collezionare cimeli provenienti da tutto il mondo. Più erano strani ed esotici, più questi particolari souvenir venivano apprezzati. Fra questi vi erano gigantesche conchiglie portate dal mare, gusci di testuggini terrestri, coccodrilli imbalsamati, ma anche pesanti armature che sembravano uscite direttamente da uno spettacolo di gladiatori romani.
Rembrandt adorava questo tipo di oggetti (una cosa che abbiamo in comune!) e spesso le ritraeva anche all’interno delle sue opere.
Dall’altra parte del corridoio, si trova il vero cuore pulsante della casa: l’atelier di Rembrandt.
Su un cavalletto al centro della stanza erano disposte le tele a cui l’artista stava lavorando. In un tavolo basso poco più avanti sono invece presenti le polveri e i pigmenti che, sapientemente dosati e mescolati, davano vita ai suoi strepitosi colori.
Probabilmente se avessi camminato in questa stanza mentre Rembrandt era ancora in vita, avresti sentito l’odore di paraffina di cui era impregnata tutta la camera.
A collegare la camera dei cimeli con l’atelier, si trovava una piccola sala delle stampe. Qui Rembrandt era solito fare delle vere proprie incisioni su lamine attraverso la tecnica dell’acquaforte che dovevano essere le bozze per altri futuri progetti. Diversamente da altri pittori, Rembrandt dedicava a questa sorta di bozzetti una cura e un’attenzione maniacale, pari a quella che avrebbe destinato a un normale dipinto.
La stessa tecnica l’avevo già vista utilizzare in passato in tantissime opere di Chagall.
Una giornata dedicata interamente a Rembrandt: il Rijksmuseum + tour della casa di Rembrandt
Salendo all’ultimo piano, davanti ai tuoi occhi si apre un’altra meraviglia che la casa è in grado di offrire.
Quest’area infatti era interamente dedicata alla pittura e qui Rembrandt ospitava i suoi allievi per insegnargli a migliorare le loro tecniche pittoriche.
Essere un suo studente era un vero e proprio onore per l’epoca e Rembrandt aveva saputo sfruttare questa situazione facendosi pagare molto profumatamente e facendo una dura selezione all’ingresso.
L’artista era solito ospitare anche fino a cinque allievi contemporaneamente. (Immagina quindi il guadagno che poteva arrivare da questa attività!).
La stanza era stata divisa da quattro pannelli di legno e ognuno aveva il suo angolo dove poter dipingere. Durante le loro lezioni, gli allievi avevano inoltre il permesso di utilizzare gli oggetti e i cimeli tanto cari a Rembrandt.
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Nei prossimi capitoli ho pensato di riportarti alcune informazioni che potrebbero tornarti utili per l’organizzazione della tua prossima visita. Se dovessi avere ancora qualche dubbio non esitare a mandarmi una mail all’indirizzo sempreprontaperpartire@gmail.com o lascia un commento qui di seguito.
La Rembrandthuis è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì.
Il museo sarà chiuso dal 1° Novembre 2022 al 1° febbraio 2023 per dei lavori di restauro.
Ultimo aggiornamento: 23 ottobre 2022
Per accedere alla Rembrandthuis il costo del biglietto è:
Puoi comprare i biglietti qui.
È inoltre possibile acquistare speciali tour organizzati da GetYourGuide che prevedono la visita combinata al museo e altre attrazioni offerte dalla città. Qui di seguito te ne ho riportati alcuni. Clicca su ciascuno di essi per scoprire e prenotare il tour.
Ultimo aggiornamento: 23 ottobre 2022
L’indirizzo per visitare Rembrandthuis è: Jodenbreestraat 4, 1011 NK Amsterdam.
Per visitare la Rembrandthuis sono presenti diversi hotel e B&B nella zona.
Fra questi, uno che potrebbe fare è al caso tuo è il Radisson Blu Hotel Amsterdam City Center, un albergo situato nella zona tranquilla del centro di Amsterdam, a soli 7 minuti a piedi dalla vivace Piazza Dam.
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Una delle guide migliori per visitare questa zona è: Amsterdam realizzata dal National Geographic e scritta da Christopher Catling.
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Mi sono innamorata di questa casa perché al suo interno si percepisce ancora tutto l’amore e la passione che Rembrandt nutriva per l’arte in generale.
Lungo le scale e gli stretti corridoi si può ancora sentire l’anima e la spiccata personalità di Rembrandt.
Visitando questo museo inoltre ho avuto la possibilità di vedere com’è realizzata al suo interno una tipica casa olandese.
Camera dopo camera, ho scoperto le stanze dove Rembrandt aveva passeggiato e aveva vissuto per tantissimi anni della sua vita.
Hai avuto la possibilità di vedere la casa di questo eccezionale pittore durante la tua visita ad Amsterdam?! Che impressione ti ha fatto?
Lasciami un commento qui di seguito!
LEGGI ANCHE: A tu per tu con Vincent: il Van Gogh Museum
Sono Elisa e ho due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!
Nome completo: Rembrandthuis
Quando: Aperta tutto l'anno dalle 10.00 alle 18.00
Prezzo:
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