Una delle mie più grandi passioni è leggere.
È stata mia mamma a trasmettermi questo amore per la lettura. Ha iniziato portandomi con lei in biblioteca quando avevo solo due anni (e ovviamente i libri che potevo “leggere” erano solo quelli pieni di disegni e figure) e poi l’interesse è cresciuto ed è aumentato nel tempo.
Ancora adesso adoro entrare in una libreria, passeggiare fra gli scaffali pieni di libri (ebbene sì sono una di quelle persone che ama l’odore della carta e il fatto di poterli toccare con mano!) e l’elenco dei romanzi che voglio acquistare non è mai stato vicino allo zero!
Quindi quando ho scoperto che veniva inaugurata una nuova esposizione dedicata a Steve McCurry a Torino intitolata “Leggere” ho subito salvato la data sull’agenda!
Ieri, insieme a Francesca, la mia immancabile compagna di mostre, sono andata a vederla e in questo post troverete tutti i dettagli dell’evento.
Quindi zaino in spalla e… si parte!
I libri sono riserve di grano da ammassare per l'inverno dello spirito
Marguerite Yourcenar
Ci sono modi di fare che sono comuni a più società e culture. Non si limitano ai confini nazionali e trascendono da qualsiasi lingua o classe sociale.
Una di queste azioni è proprio quella di leggere.
Ai quattro lati del mondo, in oltre 40 anni di carriera, Steve McCurry ha catturato con la sua macchina fotografica persone completamente assorte nell’atto della lettura.
Tutte queste foto sono state raccolte in un’unica mostra.
Che siano essi giovani o anziani, da soli o in compagnia, il fotografo è riuscito a ritrarre il senso di pace e armonia che ciascuno di noi può provare tenendo un libro in mano.
L’esposizione include anche le foto che sono diventate le celebri copertine dei suoi famosi libri. Fra queste si possono ammirare “La ragazza afgana” del libro “Ritratti” e la barca con il venditore di fiori di “The iconic photographs”.
A differenza di quanto accade in altre mostre, ogni opera è accompagnata esclusivamente da un frase di uno scrittore famoso legata al piacere della lettura.
Ho trovato quest’idea semplice e geniale allo stesso tempo, in quanto ogni spettatore è libero di osservare l’immagine senza essere influenzato esternamente. È solo il suo cuore a guidarlo nelle impressioni e nei sentimenti che quella foto riesce a suscitare in lui.
Rispetto ad altri musei questo chiude relativamente presto. L’ultimo orario per accedere alla biglietteria è alle 17.00
La mostra “Leggere” di Steve McCurry è ospitata all’interno del Palazzo Madama, in pieno centro di Torino.
Per raggiungerla vi suggerisco di prendere la metro, scendere a Torino Porta Nuova e attraversare tutta Via Roma fino a raggiungere Piazza Castello, dove si trova l’esposizione. In questo modo eviterete possibili multe legate alla zona ZTL.
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza d'esser ancora felice
Jules Renard
La cosa che più mi ha colpita vedendo questa mostra è il totale distacco nei confronti del mondo che le persone ritratte in queste foto erano in grado di provare nel momento in cui leggevano un libro.
Non importava dove si trovassero. Potevano essere in un ricco quartiere o alla periferia di una povera città, ma niente era in grado di distoglierli dal loro obiettivo.
Ed è così che un giovane ragazzo si trova a leggere seduto su una sedia davanti al suo negozio mentre l’acqua alta è a pochi centimetri da lui oppure un uomo è sdraiato per terra con un giornale in mano mentre sullo sfondo la città, in realtà poco lontana, sta bruciando.
C’è chi legge insieme ad altri compagni in una povera scuola africana, mentre altri sono riusciti a ricavare una piccola lavagna dopo i bombardamenti avvenuti nella propria città.
C’è chi legge per gioco, perchè magari non ne è ancora capace…
E chi invece, con un libro in mano riesce a mostrare la bellezza e la purezza della sua anima.
Dietro a ogni immagine c’è una storia, un legame stretto che unisce il lettore a ciò che sta leggendo, sia esso un libro, un giornale o un semplice fumetto.
Steve McCurry è riuscito a raccogliere la bellezza di questi instanti, racchiusi in un semplice gesto. Attraverso i suoi scatti ha mostrato la poesia che si può celare anche in zone colpite da carestie o bombardamenti.
Le foto sembrano letteralmente uscire dalla tela. In un effetto tridimensionale da cui è impossibile essere esclusi.
Avete avuto la possibilità di ammirare questa mostra? Qual’è lo scatto che vi è piaciuto di più?
Palazzo Madama si trova in pieno centro a Torino. Potete accompagnare la vostra visita con un giro per il centro storico della città.
Steve McCurry è nato il 23 aprile 1950 ed è considerato uno dei massimi esponenti della fotografia contemporanea.
Studiò cinema e storia alla Pennsylvania State University e successivamente iniziò a lavorare in un giornale locale.
Il primo viaggio come fotografo avvenne in India, Paese di cui si innamorò perdutamente. Da lì raggiunse il Pakistan, dove incontrò un gruppo di rifugiati dell’Afghanistan. Grazie a loro riuscì a entrare clandestinamente nello Stato. Fu uno dei primi a mostrare attraverso i suoi scatti cosa avveniva nel Paese.
Da allora, McCurry ha continuato a scattare fotografie mozzafiato in tutti i sei continenti. Il suo lavoro è incentrato su conflitti, culture e tradizioni che stanno scomparendo a favore di un mondo sempre più globalizzato e. in continuo mutamento.
Le sue fotografie hanno catturato l’attenzione del mondo e sono state raccolte in numerosi libri: The Imperial Way (1985), Monsoon (1988), Ritratti (1999), South Southeast (2000), Sanctuary (2002), The Path to Buddha: A Tibetan Pilgrimage (2003), Steve McCurry (2005), Looking East (2006), In the Shadow of Mountains (2007), The Unguarded Moment, (2009), The Iconic Photographs (2011), Untold: The Stories Behind the Photographs (2013), From These Hands: A Journey Along the Coffee Trail (2015), e India (2015).
Nome completo: "Leggere McCurry"
Quando: La mostra è visitabile dal 9 marzo al 1 luglio tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. Martedì chiuso
Prezzo:
1 giorno
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