Una delle attrazioni più particolari che ho visto durante il mio ultimo viaggio a Londra è stata Leighton House, una casa nel quartiere di Kensington.
Ho conosciuto questa particolare abitazione grazie ad un articolo apparso un po’ di tempo fa sull’Huffington Post.
All’interno del pezzo venivano citati alcuni dei luoghi più particolari e insoliti di Londra, spesso erroneamente poco conosciuti.
Qui visse Lord Frederic Leighton, un eccentrico architetto che aveva trasformato la sua casa in una vera e proprio opera d’arte, nonché luogo di accoglienza per artisti e mecenati.
Molto simile al Vittoriale di D’Annunzio (seppure in dimensioni decisamente più ridotte) Leighton House apre ora le sue porte per mostrarsi tutta la sua grandiosa bellezza.
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Prima di parlare dell’abitazione è giusto fare un piccolo excursus sul suo eccentrico proprietario, il signor Leighton.
Come reca un’insegna posta all’ingresso, l’architetto nacque, visse e morì all’interno di questa casa.
L’artista era un esponente importante dei Preraffaelliti, una corrente di pittura dell’epoca vittoriana risalente alla metà del 1800.
Il giovane Leighton proveniva da una famiglia abbiente che gli permise di seguire le sue passioni e inclinazioni studiando inizialmente all’University College School di Londra e poi, una volta terminati gli studi, viaggiando in lungo e in largo attraverso l’Europa. Durante il suo peregrinare ebbe la possibilità di conoscere i grandi artisti dell’epoca.
Una gioventù davvero niente male!
La sua passione per i viaggi non lo abbandonerà mai e, con il passare del tempo, estenderà i suoi percorsi anche verso i paesi arabi come il Marocco, l’Algeria, la Turchia e l’Egitto.
Dai suoi viaggi riporterà una serie di oggetti e manufatti che sono tutt’ora presenti all’interno della casa. Gli interni dell’abitazione verranno modificati seguendo lo stile e la moda delle diverse corti europee e arabe.
Il suo impegno nell’ambito dell’arte gli fece ottenere la nomina di cavaliere nel 1878 fino ad arrivare alla carica di barone nel 1896.
Una piccola curiosità: morì esattamente il giorno dopo l’ufficializzazione della sua ultima carica all’età di 66 anni.
Entrando all’interno della casa, troverete subito ad accogliervi un elegante pavone imbalsamato che svetta in tutta la sua bellezza sul corrimano delle scale.
L’ingresso, completamente tappezzato di piastrelle e maioliche blu scuro, è il vero cuore pulsante della casa e il centro dove tutto ha inizio.
Spostandosi sulla sinistra, si trova una sorta di salottino che contiene una fontana interna. Anche in questo caso il blu scuro delle pareti è il colore predominante, creando un tutt’uno con l’ambiente principale. Dando le spalle alla fontana, e osservando in direzione dell’ingresso, noterete che sono presenti una serie di piastrelle che, messe insieme, riportano una scritta arabeggiante.
Ovunque si possono ritrovare pavoni stilizzati, da sempre animale molto amato dall’artista.
Appena sopra la scritta in arabo, si può notare un altro particolare legato al mondo e alla cultura mediorientale: una nicchia in legno intarsiato da cui, le persone al piano superiore, potevano vedere cosa stava accadendo al piano inferiore.
Un imponente scala in legno di noce scuro conduce al secondo piano, mentre sulla sinistra si accede alla sala della pittura.
Accedendo al lato sinistro dell’ingresso, si accede alla “Sala della pittura”, lo studio dove Leighton era solito realizzare i disegni, gli schizzi e i progetti dei suoi quadri. Ancora oggi è possibile ammirare le lettere scritte a mano dallo stesso artista.
All’interno della stanza si può notare anche un autentico dipinto di Delacroix, artista che Leighton aveva conosciuto durante uno dei suoi numerosi viaggi in Francia e a Parigi in particolare.
Poco più avanti, si trova invece la sala da pranzo, caratterizzata da una moquette di stoffa rossa che tappezza tutti i muri della stanza.
La sala è dominata da un imponente tavolo rotondo in legno con le sedie dello stesso colore. Come qualsiasi salotto di epoca vittoriana che si rispetti, alle pareti sono stati appesi piatti in ceramica bianchi e blu provenienti dalla Turchia.
Salendo al piano superiore si raggiunge la camera da letto, costituita da un letto singolo. Leighton infatti non amava le donne e voleva trascorre una vita in solitudine.
La sala è ricoperta da una tappezzeria blu, ispirata ai tessuti indiani.
Dalla camera da letto si accede all’immensa sala da ballo, dove ancora oggi è possibile osservare un magnifico pianoforte a coda che svetta su un palco rialzato. In fondo alla sala è presente una nicchia in legno in stile arabeggiante da cui si può vedere, senza essere visti, cosa succede nel piano sottostante. È la stessa che avevate visto all’ingresso.
LEGGI ANCHE: A casa di Sherlock Holmes
A completare la struttura della casa, si trova infine il giardino d’inverno, una stanza, chiusa sui tre lati da vetrate dov’era possibile coltivare le piante anche nella stagione fredda, senza che queste ne soffrissero.
Purtroppo oggi la stanza è completamente spoglia ed è rimasto molto poco dell’autentico splendore.
Leighton House mi ha ricordato molto, seppure in forma decisamente più ridotta, il Vittoriale di D’Annunzio.
Sono infatti tante le similitudini fra le due abitazioni, realizzate da persone dal carattere molto eccentrico, ma allo stesso tempo dotate di gusto ed eleganza. Presentano delle vere e proprie innovazioni rispetto ai canoni e stilistici dell’epoca, autentici outsider di bellezza.
La visita a Leighton House può essere fatta in un’oretta e, all’interno di ciascuna stanza, sono disponibili delle schede che illustrano i particolari e i dettagli più interessanti che meritano di essere scoperti. Ho trovato leggermente alto il prezzo del biglietto (si aggira fra le 7 e le 9 sterline), considerando soprattutto le dimensioni abbastanza ridotte della casa, ma almeno una volta merita di essere ammirata.
Qual’è la stanza che avete amato di più durante la vostra visita a Leighton House?
Lasciatemi un commento nella sezione qui di seguito!
Sono Elisa, ho 32 anni e due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!
Nome completo: Leighton House
Quando: Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.30
Prezzo: £ 9,00
Dove: 12 Holland Park Rd, Kensington, London W14 8LZ - Regno Unito
Sito web: www.rbkc.gov.uk/subsites/museums/leightonhousemuseum1.aspx
Giorni necessari: 1 giorno
All’interno di questo post sono presenti dei link di affiliazione. Questo significa che se deciderete di effettuare una prenotazione o fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro a ogni articolo pubblicato. Grazie ♥
Una delle attrazioni più particolari che ho visto durante il mio ultimo viaggio a Londra è stata Leighton House, una casa nel quartiere di Kensington.
Ho conosciuto questa particolare abitazione grazie ad un articolo apparso un po’ di tempo fa sull’Huffington Post.
All’interno del pezzo venivano citati alcuni dei luoghi più particolari e insoliti di Londra, spesso erroneamente poco conosciuti.
Qui visse Lord Frederic Leighton, un eccentrico architetto che aveva trasformato la sua casa in una vera e proprio opera d’arte, nonché luogo di accoglienza per artisti e mecenati.
Molto simile al Vittoriale di D’Annunzio (seppure in dimensioni decisamente più ridotte) Leighton House apre ora le sue porte per mostrarsi tutta la sua grandiosa bellezza.
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Prima di parlare dell’abitazione è giusto fare un piccolo excursus sul suo eccentrico proprietario, il signor Leighton.
Come reca un’insegna posta all’ingresso, l’architetto nacque, visse e morì all’interno di questa casa.
L’artista era un esponente importante dei Preraffaelliti, una corrente di pittura dell’epoca vittoriana risalente alla metà del 1800.
Il giovane Leighton proveniva da una famiglia abbiente che gli permise di seguire le sue passioni e inclinazioni studiando inizialmente all’University College School di Londra e poi, una volta terminati gli studi, viaggiando in lungo e in largo attraverso l’Europa. Durante il suo peregrinare ebbe la possibilità di conoscere i grandi artisti dell’epoca.
Una gioventù davvero niente male!
La sua passione per i viaggi non lo abbandonerà mai e, con il passare del tempo, estenderà i suoi percorsi anche verso i paesi arabi come il Marocco, l’Algeria, la Turchia e l’Egitto.
Dai suoi viaggi riporterà una serie di oggetti e manufatti che sono tutt’ora presenti all’interno della casa. Gli interni dell’abitazione verranno modificati seguendo lo stile e la moda delle diverse corti europee e arabe.
Il suo impegno nell’ambito dell’arte gli fece ottenere la nomina di cavaliere nel 1878 fino ad arrivare alla carica di barone nel 1896.
Una piccola curiosità: morì esattamente il giorno dopo l’ufficializzazione della sua ultima carica all’età di 66 anni.
Entrando all’interno della casa, troverete subito ad accogliervi un elegante pavone imbalsamato che svetta in tutta la sua bellezza sul corrimano delle scale.
L’ingresso, completamente tappezzato di piastrelle e maioliche blu scuro, è il vero cuore pulsante della casa e il centro dove tutto ha inizio.
Spostandosi sulla sinistra, si trova una sorta di salottino che contiene una fontana interna. Anche in questo caso il blu scuro delle pareti è il colore predominante, creando un tutt’uno con l’ambiente principale. Dando le spalle alla fontana, e osservando in direzione dell’ingresso, noterete che sono presenti una serie di piastrelle che, messe insieme, riportano una scritta arabeggiante.
Ovunque si possono ritrovare pavoni stilizzati, da sempre animale molto amato dall’artista.
Appena sopra la scritta in arabo, si può notare un altro particolare legato al mondo e alla cultura mediorientale: una nicchia in legno intarsiato da cui, le persone al piano superiore, potevano vedere cosa stava accadendo al piano inferiore.
Un imponente scala in legno di noce scuro conduce al secondo piano, mentre sulla sinistra si accede alla sala della pittura.
Accedendo al lato sinistro dell’ingresso, si accede alla “Sala della pittura”, lo studio dove Leighton era solito realizzare i disegni, gli schizzi e i progetti dei suoi quadri. Ancora oggi è possibile ammirare le lettere scritte a mano dallo stesso artista.
All’interno della stanza si può notare anche un autentico dipinto di Delacroix, artista che Leighton aveva conosciuto durante uno dei suoi numerosi viaggi in Francia e a Parigi in particolare.
Verifica la disponibilità
Poco più avanti, si trova invece la sala da pranzo, caratterizzata da una moquette di stoffa rossa che tappezza tutti i muri della stanza.
La sala è dominata da un imponente tavolo rotondo in legno con le sedie dello stesso colore. Come qualsiasi salotto di epoca vittoriana che si rispetti, alle pareti sono stati appesi piatti in ceramica bianchi e blu provenienti dalla Turchia.
Salendo al piano superiore si raggiunge la camera da letto, costituita da un letto singolo. Leighton infatti non amava le donne e voleva trascorre una vita in solitudine.
La sala è ricoperta da una tappezzeria blu, ispirata ai tessuti indiani.
Dalla camera da letto si accede all’immensa sala da ballo, dove ancora oggi è possibile osservare un magnifico pianoforte a coda che svetta su un palco rialzato. In fondo alla sala è presente una nicchia in legno in stile arabeggiante da cui si può vedere, senza essere visti, cosa succede nel piano sottostante. È la stessa che avevate visto all’ingresso.
LEGGI ANCHE: A casa di Sherlock Holmes
A completare la struttura della casa, si trova infine il giardino d’inverno, una stanza, chiusa sui tre lati da vetrate dov’era possibile coltivare le piante anche nella stagione fredda, senza che queste ne soffrissero.
Purtroppo oggi la stanza è completamente spoglia ed è rimasto molto poco dell’autentico splendore.
Leighton House mi ha ricordato molto, seppure in forma decisamente più ridotta, il Vittoriale di D’Annunzio.
Sono infatti tante le similitudini fra le due abitazioni, realizzate da persone dal carattere molto eccentrico, ma allo stesso tempo dotate di gusto ed eleganza. Presentano delle vere e proprie innovazioni rispetto ai canoni e stilistici dell’epoca, autentici outsider di bellezza.
La visita a Leighton House può essere fatta in un’oretta e, all’interno di ciascuna stanza, sono disponibili delle schede che illustrano i particolari e i dettagli più interessanti che meritano di essere scoperti. Ho trovato leggermente alto il prezzo del biglietto (si aggira fra le 7 e le 9 sterline), considerando soprattutto le dimensioni abbastanza ridotte della casa, ma almeno una volta merita di essere ammirata.
Qual’è la stanza che avete amato di più durante la vostra visita a Leighton House?
Lasciatemi un commento nella sezione qui di seguito!
Nome completo: Leighton House
Quando: Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.30
Prezzo: £ 9,00 cad.
Dove: Holland Park Rd, Kensington, London W14 8LZ – Regno Unito
Sito web: www.rbkc.gov.uk/subsites/museums/leightonhousemuseum1.aspx
Giorni necessari: 1 giorno
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Sono Elisa, ho 32 anni e due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!
All’interno di questo post sono presenti dei link di affiliazione. Questo significa che se deciderete di effettuare una prenotazione o fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro a ogni articolo pubblicato. Grazie ♥