“Si muovono e c’incantano le ore di certe nostre sere, e sanno di partenze e di tra- monto, e di sorvolare lento, lento, lento, lento, lento, lento, lento. Ma noi, che le sappiamo prigioniere, non le possiamo liberare, come le onde dal mare, come le stelle dal mare.”
L’eterno viaggiare. The Balkan Express Journey di Roberto Sallustio è un autentico diario di viaggio, da Zagabria a Bar, passando per Belgrado, Sarajevo, Mostar e Podgorica.
Come ogni diario che si rispetti, racconta tutte le avventure, i piccoli inconvenienti e gli incontri che si fanno durante un cammino simile a questo.
È un autentico viaggio di dieci giorni “on the road” lungo Paesi che sono molto lontani dalle tradizionali mete turistiche.
Sono proprio le città visitate (e riportate anche sulla copertina) che mi hanno incuriosita e invogliata a leggerlo. Ammetto che conosco molto poco queste zone e, quando ho visto il percorso, ne sono subito stata catturata. Ha esercitato su di me un fascino quasi magnetico a cui non potevo resistere!
Quindi, zaino in spalla e… si parte!
A bordo di un pullman sgangherato o un treno perennemente in ritardo, insieme a Roberto Sallustio andiamo alla scoperta di alcuni posti incredibili e meravigliosi.
In un turbinio di paesaggi molto diversi che si alternano fra loro, in questi Paesi ancora praticamente sconosciuti al turismo di massa, è possibile ammirare capolavori della natura unici e originali.
Ogni città ha inoltre le sue peculiarità, la sua storia da raccontare.
Ed ecco così che a Zagabria, giunto in occasione della commemorazione dei defunti, si respira tutta la religiosità e la devozione di questo popolo nei confronti di Dio.
I residui della Seconda Guerra Mondiale sono invece ancora visibili a Belgrado, dove i palazzi moderni contrastano con quelli fatiscenti colpiti dalle bombe.
A Sarajevo non può passare inosservata la Vječna Vatra, la fiamma eterna, perennemente accesa in memoria delle vittime di tutte le guerre.
In continuo bilico fra passato e presente, la storia domina e influenza ancora notevolmente la vita della popolazione e la nascita delle nuove culture.
Lo stile mediorientale si mescola con quello europeo, rendendo la città vivace e ricca di moschee e bazar.
La doppia cultura si respira però anche in un suo aspetto più amaro. Durante la permanenza a Sarajevo l’autore visita infatti la mostra sul massacro di Srebrenica, un genocidio di oltre 8.000 musulmani, avvenuto nel 1995, durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, e di cui ancora oggi si conosce molto poco.
Ho capito il senso di tristezza, smarrimento e impotenza che Sallustio percepisce subito dopo, perché è lo stesso sentimento che ho provato anch’io quando ho visto il museo della bomba di Hiroshima.
È un’esperienza pesante e che ti segna per il resto della vita, ma dai cui esci sicuramente cambiato e più consapevole.
Il viaggio continua poi verso Mostar, città dalla doppia anima: quella croata/cattolica e quella bosniaca/musulmana, separate solo dal fiume Neretva.
Podgorica lo accoglie, invece, con il suo particolare centro storico, caratterizzato da vie strette e senza nome (chissà che pasticcio! Io ho già le mie difficoltà con gli indirizzi normali, figuriamoci se non ci sono!) e dalla torre dell’orologio che saluta i visitatori.
In tutta la sua bellezza, ad aspettarlo, c’è anche la cattedrale, un’imponente struttura avana con sei croci dorate, le cui pareti interne sono ricoperte con raffigurazioni di personaggi religiosi ed episodi biblici.
Qui il tempo, che prima era passato veloce in una girandola di strade e colori, inizia a scorrere molto più lentamente, fino a fermarsi quasi del tutto.
Come nella vita di ogni giorno, ci sono momenti vorticosi e altri che invece sembrano fermarsi nel tempo e nello spazio.
Dalla “corsa” frenetica e iniziale delle prime pagine, si passa invece ad una dolce lentezza delle ultime. È il momento di prendersi del tempo per sé ora.
É un libro breve, ma per capire il significato profondo di questo viaggio dovrete arrivare giù, fino alla fine.
É un romanzo vivace e molto frizzante, il cui finale (che però non voglio raccontarvi, perché se no vi rovinerei la sorpresa!) ha un sapore dolce e di una tenerezza incredibile.
Capirete, infatti, solo alla fine il motivo di questo lungo e particolare viaggio, veramente “crazy!” come lo definì una turista australiana incontrata proprio all’inizio del percorso.
Come tutte le cose belle, non bisogna fermarsi, ma continuare ed andare avanti, fino alla fine.
Titolo: L’eterno viaggiare. The Balkan Express Journey
Autore: Roberto Sallustio
Editore: Youcanprint
Anno di edizione: 2017
Lingua: italiano
Pagine: 114
Disponibile in e-book: Sì
Prezzo: € 8,07 per la versione cartacea e € 4,49 per la versione e-book/Kindle
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