- sempreprontaperpartire@gmail.com
Home » Puglia, segreti e simboli dei Trulli di Alberobello
Nel mio viaggio fra Puglia e Basilicata, girovagando fra i Sassi di Matera, la Gravina Sotterranea e Castel del Monte, ho deciso di raggiungere anche Alberobello, la città dei trulli per eccellenza, diventata Patrimonio dell’UNESCO nel 1996.
Una delle cose che ho sempre sognato di fare nella mia vita infatti è dormire una notte all’interno di un trullo!
Non ricordo bene da che cosa era nata quest’idea, ma è un desiderio che avevo da tantissimi anni.
Amavo le loro forme particolari: tutti bianchi con i tetti di pietra grigia.
Poi quest’anno finalmente sono riuscita a realizzare il mio sogno, grazie al Trulli Holiday Albergo Diffuso.
Ma andiamo con ordine!
In questo articolo voglio portarti alla scoperta dei trulli. Cercheremo di capire come sono nati e che cosa rappresentano quegli strani disegni sui tetti.
Conosceremo poi due trulli molto particolari: il Trullo Sovrano e la Chiesa a Trullo di Sant’Antonio di Padova.
Infine ci fermeremo a mangiare (in un trullo ovviamente!) specializzato nella tipica cucina pugliese!
Quindi zaino in spalla e… si parte!
Come sempre, prima di partire per una nuova destinazione, mi piace documentarmi, leggere la sua storia e le sue particolarità.
Questa volta ho deciso di utilizzare la guida di National Geographic dedicata alla Puglia.
I trulli sono particolari costruzioni in pietra calcarea dalle origini antichissime. I primi cenni storici relativi ai trulli risalgono infatti al 1600, periodo in cui erano presenti circa una cinquantina di abitazioni realizzate da una comunità di contadini e sparse nella boscaglia.
Sia il tetto che i muri sono realizzati con la tecnica della pietra a secco attraverso lastre incastonate fra loro.
La pietra, estratta durante gli scavi per la realizzazione di cisterne sotterranee, veniva quindi riutilizzata per la costruzione di queste strutture che servivano come ripari temporanei o come abitazioni permanenti dei piccoli proprietari terrieri o lavoratori agricoli. Attraverso queste ingegnose costruzioni, le persone avevano la possibilità di vivere e lavorare direttamente vicino ai campi.
I trulli sono un tipo di abitazione unica al mondo.
Sono di forma rettangolare con il tetto conico. Come accennato nel capitolo precedente, tutti i trulli venivano realizzati con la tecnica della pietra a secco, quindi senza l’utilizzo della malta. I muri era imbiancati con calce bianca, mentre sul tetto in pietra venivano dipinti dei disegni con un preciso significato mistico-religioso (ne parleremo bene più avanti).
Ogni trullo presenta inoltre un particolare pennacchio sulla sua sommità, con lo scopo di scacciare le influenze maligne o la sfortuna.
Ma com’è fatto dentro un trullo?
Ero sempre stata molto curiosa di vederne uno al suo interno. Chissà come dev’essere vivere in uno spazio così piccolo!
Questa volta affittandone uno con Trulli Holiday Albergo Diffuso sono riuscita a rispondere alle mie domande! E con mia grande sorpresa ho scoperto che non sono affatto piccoli!
Infatti all’interno, i trulli sono organizzati in modo da sfruttare al massimo lo spazio a disposizione, attraverso la realizzazione di nicchie nei diversi ambienti e piccole finestre che permettono l’ingresso della luce.
Il tetto presenta un doppio rivestimento grazie al quale è possibile ammirare un elegante soffitto a volta.
Oggi la maggior parte di questi trulli è stata ristrutturata, fondendo perfettamente stili diversi in un unico ambiente.
I trulli di Alberobello hanno davvero molte cose da raccontare.
Per scoprirle tutte, puoi prenotare il tour guidato di due ore organizzato da GetYourGuide che trovi qui a fianco!
Ogni trullo presenta sulla sommità del tetto un diverso “pinnacolo”. È un particolare tipo di chiusura decorativa, composto da tre pietre sovrapposte: una base di forma cilindrica sormontata da una lastra concava e infine l’elemento decorativo a forma sferica o geometrica.
Vedendo questi pinnacoli, mi sono chiesta: a cosa potevano servivano e che significato potevano avere?! Mi sono documentata, ma non sono riuscita a ottenere una risposta chiara e univoca. Sono infatti state mosse diverse ipotesi.
Secondo alcuni studiosi il pinnacolo aveva una funzione mistico-religiosa, con l’obiettivo di scacciare il maligno o altri demoni. Secondo altri invece aveva uno scopo puramente decorativo a gusto e fantasia del costruttore. Era quindi un semplice vezzo che il proprietario di casa dava alla sua abitazione.
Una tesi molto accreditata è quella secondo la quale, il pinnacolo aveva un significato distintivo, ovvero permetteva al regnante di capire facilmente chi abitava in quella casa e la famiglia di appartenenza.
Sebbene a rigor di logica, quest’ultima è la motivazione più pratica e plausibile, mi piace però pensare che avessero una simbologia nascosta più “poetica” e quindi voto per la prima ipotesi! 🙂
Un’altra cosa che mi ha colpita durante la visita ai trulli, è che spesso sul tetto sono presenti dei disegni bianchi realizzati con la calce. Sono giganteschi!
Ancora oggi il significato di queste forme è poco conosciuto, ma a loro si associa un significato magico e propiziatorio. Questi simboli sono infatti di origine pagana e cristiana. Nella maggior parte dei casi avevano lo scopo di augurare un buon raccolto, allontanare il malocchio o ingraziarsi una divinità.
É possibile distinguere 3 diverse tipologie di simboli: i disegni primitivi o pagani, le icone cristiane e i simboli magici.
Qui sotto ho pensato di riportarti uno schema riassuntivo con le varie figure.
Sulla misteriosa storia dei trulli si è parlato a lungo.
Ho trovato molto interessante anche la puntata di Voyager condotta da Roberto Giacobbo. Ti riporto qui di seguito il link al video.
Passeggiando per Alberobello. potrete ammirare una serie di trulli molto particolari.
Fra questi uno dei più famosi e quello del trullo sovrano.
Alberobello può essere facilmente raggiunta anche partendo da Matera.
Con questo tour proposto da GetYourGuide, avrai il transfer incluso da una città all’atra e una guida che ti accompagnerà nel tuo percorso alla scoperta dei trulli!
Ti serve una guida per visitare la Puglia?
Io mi sono trovata molto bene con questa della National Geographic.
È interamente a colori e dotata di una mappa estraibile, molto comoda per quando stai viaggiando (e la batteria del Tom Tom si è scaricata! 🙂 )
Unica al mondo, è sicuramente la chiesa a forma di trullo dedicata a Sant’Antonio di Padova. Si tratta di una gigantesca costruzione che richiama le forme dei trulli circostanti. È l’evoluzione del trullo da casa che accoglie una sola famiglia a luogo dove accogliere tante famiglie.
La sua cupola e il suo pinnacolo si elevano in alto, come a volersi avvicinare il più possibile a Dio.
LEGGI ANCHE: Chiesa a trullo di Alberobello
Ho pensato che gironzolando fra i trulli di Alberobello potesse servirti una mappa. Ho quindi voluto creare quella che trovi qui in basso, in cui ho riportato tutti i luoghi citati nell’articolo.
Troverai quindi:
I trulli ti hanno incuriosito e vorresti andare a vederli di persona?!
Allora non perderti questa sezione! Ho voluto creare una sezione con i consigli pratici che potrebbero aiutarti ad organizzare la tua visita. Nei prossimi capitoli troverai dove andare a dormire e dove mangiare.
Come ti accennavo nei capitoli precedenti, per questa tappa nel mio viaggio fra Puglia e Basilicata, ho deciso di concedermi una notte all’interno di un trullo.
Scartabellando su Booking, ho trovato Trulli Holiday Albergo Diffuso, un hotel molto particolare perchè costituito interamente da trulli. In questo caso, affinchè affittare una semplice stanza come normalmente avviene in un albergo, si affitta l’intero trullo.
Credimi: l’esperienza è veramente impagabile e ne vale la pena!
A pochi passi dall’edificio in cui si trova la reception è situata anche la sala colazioni, dove potrai fare un abbondante pasto ed essere carico per la giornata!
Per concludere in bellezza la mia visita, non poteva mancare un’ottima cena con specialità tipiche pugliesi.
E dove?! Ma in un trullo, naturalmente!
Lo ammetto: questa volta mi sono lasciata ispirare dal programma “4 ristoranti” di Alessandro Borghese.
Abbiamo fatto una tappa al “Trullo d’oro” e da buona amante degli antipasti quale sono decido subito di partire con quello tipico della casa.
Una vera e propria bomba! Buonissimo! Ricco e super variegato, degno della più grande tradizione pugliese!
Al primo, purtroppo non ci sono arrivata! 🙂
Oggi molti di questi trulli sono stati adibiti ad hotel o case vacanza mentre altri sono tuttora abitati dalla popolazione.
Vedere Alberobello dall’alto è uno spettacolo impressionante!
Davanti ai tuoi occhi si staglia una distesa di trulli, piccoli funghetti che sembrano nascere direttamente dalla terra.
È un’immagine incredibile e suggestiva. Non puoi rimanere indifferente davanti alla bellezza unica di questo posto!
Hai già visitato questa splendida città? Che impressione ti ha fatto? Lasciami un commento qui di seguito!
Sono Elisa, e ho due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!
Nome completo: Trulli di Alberobello
Quando: Visitabili tutto l'anno
Prezzo: Ingresso gratuito
Dove: Alberobello (BA) - Italia
Come arrivare:
All’interno di questo post sono presenti dei link di affiliazione. Questo significa che se deciderete di effettuare una prenotazione o fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro a ogni articolo pubblicato. Grazie ♥
Ti è piaciuto questo articolo?! Allora non rischiare di perdertene altri e iscriviti alla newsletter!