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Royal Mile la via più famosa di Edimburgo

Royal mile: una passeggiata fra i simboli e gli oscuri misteri di Edimburgo

Royal mile: una passeggiata fra i simboli e gli oscuri misteri di Edimburgo

Oggi andiamo alla scoperta di uno dei luoghi simbolo di Edimburgo, il Royal Mile, il miglio reale che collega il castello di Edimburgo, antica residenza oggi adibita a museo, con Holyrood Palace, il palazzo che la Regina Elisabetta utilizza per trascorrere qui alcune settimane all’inizio dell’estate e tutte le volte che si reca in Scozia.
Questa volta ho voluto creare una guida che mostrasse passo passo alcune peculiarità e caratteristiche del Royal Mile.
La via infatti è un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di simboli e significati per chi è in grado di coglierli.
Ci addentreremo nei “Close”, le piccole strade che sorgono ai due lati di quella principale, un tempo luogo in cui vivevano le persone più povere ed emarginate della città.
Ognuno di questi vicoli ha delle storie da raccontare. A volte sono tristi, altre allegre e divertenti, ma in tutti i  casi sono lo specchio di una precisa epoca.
Siete pronti a conoscere i segreti del Royal Mile?
Quindi zaino in spalla e… si parte!

Royal Mile a Edimburgo

Introduzione: il Royal Mile di ieri e di oggi

Come accennato nella parte introduttiva, il Royal Mile è la via (della lunghezza di circa un miglio) che collega le due residenze reali.
Prima di partire con la scoperta di questa spettacolare strada, ho pensato di creare un capitolo ad hoc per capire come si viveva un tempo nella capitale scozzese. Questo ci permetterà di comprendere tante situazioni che ancora oggi si riflettono sulla vita di tutti i giorni degli abitanti scozzesi.

Gli edifici e i singoli Close sono stati descritti in ordine, salendo dalla alla nuova residenza fino al vecchio castello, in modo che, articolo alla mano, potrete osservare i dettagli e i particolari che incontrerete durante il vostro percorso.

Il Royal Mile si compone di 6 intersezioni principali (Castlehill, Castle Esplanade, Lawnmarket, High street, Canongate e Abbey Strand) a cui si aggiungono tutta una serie di vicoli e stradine laterali detti “Close” e cortili interni.

Vivere nella Edimburgo del 1500

La città di Edimburgo che conosciamo noi oggi è tuttavia molto diversa dalla Edimburgo del 1500.

La disparità sociale era enorme ed era costituita da un piccolo gruppo di nobili e ricchi, mentre la maggior parte della popolazione era composta da poveri, fuorilegge o prostitute che cercavano, come potevano, di arrivare a fine mese.
All’epoca, a causa del sovraffollamento della città e a famiglie molto numerose, le abitazioni potevano arrivare fino a 13 piani. Erano una sorta di grattacieli dell’epoca!
Gli ultimi piani ovviamente erano stati costruiti con materiale di scarsa qualità da parte delle famiglie più povere o erano stati realizzati in base alla necessità, senza che la struttura fosse stata progettata per sopportare una simile altezza o peso.
I crolli erano quindi molto frequenti. A questi si aggiungevano poi gli incendi che avvenivano periodicamente in quanto le abitazioni erano realizzate interamente in legno.

Anche la disposizione degli appartamenti seguiva una rigida, ma ben chiara, gerarchia.
Al piano terra e al primo piano abitavano le persone più povere. Non esistevano infatti servizi igienici e tutti i liquami e gli escrementi venivano gettati direttamente in strada, al grido di “Garde l’eau!” (“Attenzione all’acqua!”, che proprio acqua non era!).
Vi lascio quindi immaginare gli odori che dovevano sentire gli abitanti dei piani più bassi!
Al secondo e terzo piano vivevano invece le persone più ricche e benestanti. Potevano infatti godere di una posizione privilegiata visto che sentivano meno gli effluvi provenienti dalla strada principale e allo stesso tempo, in caso di incendi o crolli, era più facile per loro poter scappare.
Dal quarto piano in su invece vivevano persone sempre più povere man mano che si saliva nello stabile. Più si saliva infatti, più era difficile scappare in caso di necessità e i costi di conseguenza erano più bassi.

Le mura di Edimburgo

La città, sporca e sovraffollata, era circondata da possenti mura.
Erano state costruite per difendersi dagli invasori inglesi e contemporaneamente avevano lo scopo di proteggere la città. Queste mura rappresentavano allo stesso tempo la fortuna e la sfortuna delle persone che un tempo nascevano qui.
La chiusura (fisica e mentale) che le mura erano in grado di generare, faceva infatti sì che le persone non avessero l’opportunità di scegliere il proprio destino o cambiare il proprio modo di vivere.
La classe sociale di appartenenza in cui si nasceva rimaneva tale per tutta la vita. Emanciparsi era praticamente impossibile.

Inoltre, le persone che avevano commesso un crimine erano segnate a vita a causa delle torture subite. La legge del taglione era presente e ben funzionante!

Questi criminali, a causa delle cicatrici facilmente riconducibili al tipo di reato commesso, avrebbero condotto il resto della loro vita scartati e isolati dalla società.

Attraversare queste mura per l’epoca significava esporsi a tutta una serie di rischi e pericoli. Significava lasciare ciò che si conosceva per l’ignoto.

Ecco perché queste mura erano considerate “Land’s end”, la fine del mondo.

Introduzione: il Royal Mile di ieri e di oggi

Come accennato nella parte introduttiva, il Royal Mile è la via (della lunghezza di circa un miglio) che collega le due residenze reali.
Prima di partire con la scoperta di questa spettacolare strada, ho pensato di creare un capitolo ad hoc per capire come si viveva un tempo nella capitale scozzese. Questo ci permetterà di comprendere tante situazioni che ancora oggi si riflettono sulla vita di tutti i giorni degli abitanti scozzesi.

Gli edifici e i singoli Close sono stati descritti in ordine, salendo dalla alla nuova residenza fino al vecchio castello, in modo che, articolo alla mano, potrete osservare i dettagli e i particolari che incontrerete durante il vostro percorso.

Il Royal Mile si compone di 6 intersezioni principali (Castlehill, Castle Esplanade, Lawnmarket, High street, Canongate e Abbey Strand) a cui si aggiungono tutta una serie di vicoli e stradine laterali detti “Close” e cortili interni.

Vivere nella Edimburgo del 1500

La città di Edimburgo che conosciamo noi oggi è tuttavia molto diversa dalla Edimburgo del 1500.

La disparità sociale era enorme ed era costituita da un piccolo gruppo di nobili e ricchi, mentre la maggior parte della popolazione era composta da poveri, fuorilegge o prostitute che cercavano, come potevano, di arrivare a fine mese.
All’epoca, a causa del sovraffollamento della città e a famiglie molto numerose, le abitazioni potevano arrivare fino a 13 piani. Erano una sorta di grattacieli dell’epoca!
Gli ultimi piani ovviamente erano stati costruiti con materiale di scarsa qualità da parte delle famiglie più povere o erano stati realizzati in base alla necessità, senza che la struttura fosse stata progettata per sopportare una simile altezza o peso.
I crolli erano quindi molto frequenti. A questi si aggiungevano poi gli incendi che avvenivano periodicamente in quanto le abitazioni erano realizzate interamente in legno.

Anche la disposizione degli appartamenti seguiva una rigida, ma ben chiara, gerarchia.
Al piano terra e al primo piano abitavano le persone più povere. Non esistevano infatti servizi igienici e tutti i liquami e gli escrementi venivano gettati direttamente in strada, al grido di “Garde l’eau!” (“Attenzione all’acqua!”, che proprio acqua non era!).
Vi lascio quindi immaginare gli odori che dovevano sentire gli abitanti dei piani più bassi!
Al secondo e terzo piano vivevano invece le persone più ricche e benestanti. Potevano infatti godere di una posizione privilegiata visto che sentivano meno gli effluvi provenienti dalla strada principale e allo stesso tempo, in caso di incendi o crolli, era più facile per loro poter scappare.
Dal quarto piano in su invece vivevano persone sempre più povere man mano che si saliva nello stabile. Più si saliva infatti, più era difficile scappare in caso di necessità e i costi di conseguenza erano più bassi.

Le mura di Edimburgo

La città, sporca e sovraffollata, era circondata da possenti mura.
Erano state costruite per difendersi dagli invasori inglesi e contemporaneamente avevano lo scopo di proteggere la città. Queste mura rappresentavano allo stesso tempo la fortuna e la sfortuna delle persone che un tempo nascevano qui.
La chiusura (fisica e mentale) che le mura erano in grado di generare, faceva infatti sì che le persone non avessero l’opportunità di scegliere il proprio destino o cambiare il proprio modo di vivere.
La classe sociale di appartenenza in cui si nasceva rimaneva tale per tutta la vita. Emanciparsi era praticamente impossibile.

Inoltre, le persone che avevano commesso un crimine erano segnate a vita a causa delle torture subite. La legge del taglione era presente e ben funzionante!

Questi criminali, a causa delle cicatrici facilmente riconducibili al tipo di reato commesso, avrebbero condotto il resto della loro vita scartati e isolati dalla società.

Attraversare queste mura per l’epoca significava esporsi a tutta una serie di rischi e pericoli. Significava lasciare ciò che si conosceva per l’ignoto.

Ecco perché queste mura erano considerate “Land’s end”, la fine del mondo.

Holyrood Palace, la residenza della Regina Elisabetta quando arriva in Scozia

Il Royal Mile passo passo

Holyrood Palace

Il mio viaggio alla scoperta del Royal Mile inizia da Holyrood Palace, la residenza ufficiale della Regina Elisabetta durante i suoi viaggi in Scozia.

Il palazzo è visitabile solo quando la sovrana non si trova all’interno.

Questo palazzo era nato inizialmente come un convento, ma venne modificato nel corso del tempo soprattutto sotto il regno di Maria Stuarda. Nel corso della vostra visita non dimenticatevi di ammirare l’antica abbazia che si trova a fianco del castello.

Il Royal Mile passo passo

Holyrood Palace

Il mio viaggio alla scoperta del Royal Mile inizia da Holyrood Palace, la residenza ufficiale della Regina Elisabetta durante i suoi viaggi in Scozia.

Il palazzo è visitabile solo quando la sovrana non si trova all’interno.

Questo palazzo era nato inizialmente come un convento, ma venne modificato nel corso del tempo soprattutto sotto il regno di Maria Stuarda. Nel corso della vostra visita non dimenticatevi di ammirare l’antica abbazia che si trova a fianco del castello.

Queensberry House la casa infestata di Edimburgo​
Queensberry House. Ancora oggi il fantasma di un servo (cucinato arrosto!) si aggira per le stanze di questa casa!

Queensberry House

Salendo sulla sinistra, vi imbatterete in un’enorme casa bianca.

È la Queensberry House e si dice essere infestata da un fantasma!
Il motivo? È molto semplice!
Un tempo qui abitava Sir James Dougal, duca di Queensberry.
Il duca aveva un figlio affetto da gravi problemi psichici che, per evitare scandali e pettegolezzi, pensò bene di tenere nascosto al resto del mondo.
Il ragazzo, pericoloso e violento, veniva tenuto incatenato in una stanza della casa. Un giorno, il padre, rientrando in casa, trovò l’erede libero dalle catene e intento a mangiare uno dei servi che aveva prima arrostito allo spiedo!

Ancora oggi si racconta che il fantasma del servo infesti le camere della casa!

Queensberry House

Salendo sulla sinistra, vi imbatterete in un’enorme casa bianca.

È la Queensberry House e si dice essere infestata da un fantasma!
Il motivo? È molto semplice!
Un tempo qui abitava Sir James Dougal, duca di Queensberry.
Il duca aveva un figlio affetto da gravi problemi psichici che, per evitare scandali e pettegolezzi, pensò bene di tenere nascosto al resto del mondo.
Il ragazzo, pericoloso e violento, veniva tenuto incatenato in una stanza della casa. Un giorno, il padre, rientrando in casa, trovò l’erede libero dalle catene e intento a mangiare uno dei servi che aveva prima arrostito allo spiedo!

Ancora oggi si racconta che il fantasma del servo infesti le camere della casa!

Il Canongate church e il Kirkyard il cimitero del royal mile
Il cimitero del Royal Mile

Canongate Church and Kirkyard

Il cimitero di Canongate ospita al suo interno alcuni personaggi illustri e famosi. Fra questi vi sono il poeta Ferguson e l’economista Adam Smith.

Si ritiene che qui fosse seppellito anche David Rizzo.
Per la maggior parte delle persone questo nome probabilmente risulterà sconosciuto, ma in realtà quest’uomo subì una fine tanto crudele quanto tragica e merita di essere ricordato.
Rizzo era infatti il segretario (e probabilmente l’amante) della Regina Maria Stuarda. Un giorno, il re, furente di gelosia, si recò nelle camere della consorte, dove lei stava cenando in sua compagnia e di altre persone, e con l’aiuto di alcuni collaboratori lo fece uccidere davanti agli occhi della sovrana.

La tomba di Adam Smith può essere invece facilmente trovata seguendo le placche in bronzo (come quella visibile nella foto) poste a terra.

Sulla sua tomba sono state lanciate monetine per ricordare il suo contributo all’economia moderna. 

Canongate Church and Kirkyard

Il cimitero di Canongate ospita al suo interno alcuni personaggi illustri e famosi. Fra questi vi sono il poeta Ferguson e l’economista Adam Smith.

Si ritiene che qui fosse seppellito anche David Rizzo.
Per la maggior parte delle persone questo nome probabilmente risulterà sconosciuto, ma in realtà quest’uomo subì una fine tanto crudele quanto tragica e merita di essere ricordato.
Rizzo era infatti il segretario (e probabilmente l’amante) della Regina Maria Stuarda. Un giorno, il re, furente di gelosia, si recò nelle camere della consorte, dove lei stava cenando in sua compagnia e di altre persone, e con l’aiuto di alcuni collaboratori lo fece uccidere davanti agli occhi della sovrana.

La tomba di Adam Smith può essere invece facilmente trovata seguendo le placche in bronzo (come quella visibile nella foto) poste a terra.

Sulla sua tomba sono state lanciate monetine per ricordare il suo contributo all’economia moderna. 

Una delle targhe dedicata ad Adam Smith che portano alla sua tomba

Bakehouse Close

Tutti gli amanti del telefilm “Outlander” riconosceranno questo piccolo Close.

Qui infatti sono state girate molte scene della celebre serie televisiva e la scelta di questa location non è stata casuale! Bakehouse Close infatti è uno dei più ben conservati e risale alla seconda metà del 1500!

Bakehouse Close

Tutti gli amanti del telefilm “Outlander” riconosceranno questo piccolo Close.

Qui infatti sono state girate molte scene della celebre serie televisiva e la scelta di questa location non è stata casuale! Bakehouse Close infatti è uno dei più ben conservati e risale alla seconda metà del 1500!

Bakehouse Close. Qui sono state girate alcune scene della serie Outlander
The Museum of Edinburgh

The Museum of Edinburgh

Il Museum of Edinburgh racconta la storia del popolo di Edimburgo dalle origini fino ai giorni nostri.

Illustra quali erano gli usi e i costumi di un tempo e come questi sono cambiati fino ai giorni nostri.
Poco più avanti è possibile ammirare anche il Museum of Scotland.

The Museum of Edinburgh

Il Museum of Edinburgh racconta la storia del popolo di Edimburgo dalle origini fino ai giorni nostri.

Illustra quali erano gli usi e i costumi di un tempo e come questi sono cambiati fino ai giorni nostri.
Poco più avanti è possibile ammirare anche il Museum of Scotland.

L'insegna del The people story museum

The People Story

È il museo gratuito dedicato alla storia del popolo scozzese. Un excursus che traccia e ripercorre le condizioni (spesso difficili) di un tempo.

The People Story

È il museo gratuito dedicato alla storia del popolo scozzese. Un excursus che traccia e ripercorre le condizioni (spesso difficili) di un tempo.

Old Moray House​ sede dell'università

Old Moray House

Un tempo questa abitazione apparteneva ad una ricca e aristocratica famiglia scozzese.

Oggi fa parte dell’Università di Edimburgo e fra i suoi banchi hanno studiato anche persone del calibro di J. K. Rowling, la mamma di Harry Potter.

Old Moray House

Un tempo questa abitazione apparteneva ad una ricca e aristocratica famiglia scozzese.

Oggi fa parte dell’Università di Edimburgo e fra i suoi banchi hanno studiato anche persone del calibro di J. K. Rowling, la mamma di Harry Potter.

The world's end pub a Edimburgo
The world's end pub. Un tempo qui sorgevano le mura che chiudevano la città e segnavano la "fine del mondo"

World’s end close

Le possenti e invalicabili mura di cui parlavamo nella parte introduttiva, oggi non esistono più, ma a ricordarci questo pezzo di storia della Scozia, ci sono quattro blocchetti di bronzo depositati ai lati della strada.

Quindi aguzzare la vista e iniziate a cercarli!
Lì vicino sorge anche The World’s end pub”, uno dei migliori pub di Edimburgo!

World’s end close

Le possenti e invalicabili mura di cui parlavamo nella parte introduttiva, oggi non esistono più, ma a ricordarci questo pezzo di storia della Scozia, ci sono quattro blocchetti di bronzo depositati ai lati della strada.

Quindi aguzzare la vista e iniziate a cercarli!
Lì vicino sorge anche The World’s end pub”, uno dei migliori pub di Edimburgo!

La statua di John Knox
La statua di John Knox presente all'interno della cattedrale

John Knox house

Qui sorge la casa dove abitò John Knox, un teologo scozzese dalle idee decisamente molto radicali.

Fu proprio a causa dei suoi ideali che fu costretto a scappare dalla Scozia per molti anni.
Ritornerà solo sotto il regno della Regina Maria Stuarda, ma anche in questo secondo caso le sue teorie e la voglia di riformare la chiesa gli causeranno non pochi problemi! 

Oggi la casa di John Knox è completamente visitabile.

John Knox house

Qui sorge la casa dove abitò John Knox, un teologo scozzese dalle idee decisamente molto radicali.

Fu proprio a causa dei suoi ideali che fu costretto a scappare dalla Scozia per molti anni.
Ritornerà solo sotto il regno della Regina Maria Stuarda, ma anche in questo secondo caso le sue teorie e la voglia di riformare la chiesa gli causeranno non pochi problemi! 

Oggi la casa di John Knox è completamente visitabile.

Il Paisley close nel royal mile
Il Paisley close. All'ingresso è riportato il viso del ragazzo salvato sotto le macerie e la sua famosa frase

Paisley Close

Salendo dal basso verso l’alto, sulla destra, vi imbatterete su un Close dall’aspetto molto particolare.

Si chiama “Paisley Close” e sulla sua sommità è presente il volto di un ragazzo.
Un tempo in questo Close abitavano tantissime persone, all’interno degli alti “grattacieli” che componevano la città.
Un giorno uno di questi edifici crollò all’improvviso e morirono sotto le macerie 32 persone.
La popolazione, che aveva assistito al crollo, corse subito per cercare di aiutare le persone che erano rimaste intrappolate lì sotto.
Erano morti tutti tranne un ragazzo che pizzicato tra le macerie urlò “Aspettate ragazzi! Non sono ancora morto! Non sono ancora morto!”
Grazie alle sue urla, venne tirato fuori in tempo.

A ricordo di questo tragico evento, venne posto in cima al Close un busto che raffigurava il viso del ragazzo e le sue parole.

Paisley Close

Salendo dal basso verso l’alto, sulla destra, vi imbatterete su un Close dall’aspetto molto particolare.

Si chiama “Paisley Close” e sulla sua sommità è presente il volto di un ragazzo.
Un tempo in questo Close abitavano tantissime persone, all’interno degli alti “grattacieli” che componevano la città.
Un giorno uno di questi edifici crollò all’improvviso e morirono sotto le macerie 32 persone.
La popolazione, che aveva assistito al crollo, corse subito per cercare di aiutare le persone che erano rimaste intrappolate lì sotto.
Erano morti tutti tranne un ragazzo che pizzicato tra le macerie urlò “Aspettate ragazzi! Non sono ancora morto! Non sono ancora morto!”
Grazie alle sue urla, venne tirato fuori in tempo.

A ricordo di questo tragico evento, venne posto in cima al Close un busto che raffigurava il viso del ragazzo e le sue parole.

La cattedrale di Saint Giles. Questo era uno dei veri fulcri della città

Cattedrale di Saint Giles e palco dei proclami

La Cattedrale di Saint Giles è una chiesa in pietra dalle splendide vetrate che riproducono la Passione di Cristo.

La chiesa è a tre navate e sulla sommità di quella centrale è riprodotta la bandiera di Sant’Andrea, diventata successivamente la bandiera scozzese.

All’interno di questa chiesa è presente anche la statua dedicata a John Knox, teologo e riformatore della chiesa scozzese.

Di fronte alla chiesa vi è una piazza in cui un tempo veniva allestito un palco dove venivano fatti i proclami o depositato il patibolo per le esecuzioni capitali.

Cattedrale di Saint Giles e palco dei proclami

La Cattedrale di Saint Giles è una chiesa in pietra dalle splendide vetrate che riproducono la Passione di Cristo.

La chiesa è a tre navate e sulla sommità di quella centrale è riprodotta la bandiera di Sant’Andrea, diventata successivamente la bandiera scozzese.

All’interno di questa chiesa è presente anche la statua dedicata a John Knox, teologo e riformatore della chiesa scozzese.

Di fronte alla chiesa vi è una piazza in cui un tempo veniva allestito un palco dove venivano fatti i proclami o depositato il patibolo per le esecuzioni capitali.

La fonte dell'acqua

Salendo sulla destra si può ammirare anche una vecchia fontana dove le persone erano solite abbeverarsi.

Una piccola particolarità: durante la carestia era possibile attingere all’acqua di questa fonte, su decreto reale, solo nelle ore notturne della giornata.

La fonte dell'acqua

Salendo sulla destra si può ammirare anche una vecchia fontana dove le persone erano solite abbeverarsi.

Una piccola particolarità: durante la carestia era possibile attingere all’acqua di questa fonte, su decreto reale, solo nelle ore notturne della giornata.

The writer's museum
The writer's museum. Il museo degli scrittori

The writer’s museum

Il “Writer’s museum” o museo degli scrittori è uno dei musei più dolci e romantici presenti sulla Royal Mile.

Sorge all’interno di un’antica abitazione appartenente ad una ricca e aristocratica famiglia scozzese.

Ora la casa è stata trasformata in un museo dedicato a tre grandi scrittori: Sir Walter Scott, Robert Louis Stevenson e Robert Burns.

L’ingresso è gratuito e vale veramente una visita!

The writer’s museum

Il “Writer’s museum” o museo degli scrittori è uno dei musei più dolci e romantici presenti sulla Royal Mile.

Sorge all’interno di un’antica abitazione appartenente ad una ricca e aristocratica famiglia scozzese.

Ora la casa è stata trasformata in un museo dedicato a tre grandi scrittori: Sir Walter Scott, Robert Louis Stevenson e Robert Burns.

L’ingresso è gratuito e vale veramente una visita!

Il Brodies Close
Il Brodies Close, dedicato a uno dei più grandi malfattori di Edimburgo

Brodie’s Close

Banditi, malfattori e criminali. Questa era la Edimburgo di un tempo e proprio a uno di loro è dedicato questo Close.

Ancora oggi ad accogliervi troverete la statua del diacono William Brodie, il dottor Jekyll e mister Hyde scozzese.
Di giorno uomo rispettabile e degno di ammirazione, di notte ladro spietato.

Fra le mura di questo Close un tempo visse William insieme alla sua famiglia.
I motivi di tali furti?! Mantenere un ricco tenore di vita che comprendeva cinque figli, due amanti che non sapevano l’esistenza l’una dell’altra, e il vizio del gioco d’azzardo.

Un colpo mal riuscito fu però la rovina di Brodie, che venne processato e impiccato con una forca che lo stesso criminale aveva ideato solo un anno prima.

In pratica creò la prima forca ad Edimburgo e ne fu anche la prima vittima!
Oggi la sua casa natale è andata completamente distrutta, ma la sua anima permane ancora in questo Close.

Brodie’s Close

Banditi, malfattori e criminali. Questa era la Edimburgo di un tempo e proprio a uno di loro è dedicato questo Close.

Ancora oggi ad accogliervi troverete la statua del diacono William Brodie, il dottor Jekyll e mister Hyde scozzese.
Di giorno uomo rispettabile e degno di ammirazione, di notte ladro spietato.

Fra le mura di questo Close un tempo visse William insieme alla sua famiglia.
I motivi di tali furti?! Mantenere un ricco tenore di vita che comprendeva cinque figli, due amanti che non sapevano l’esistenza l’una dell’altra, e il vizio del gioco d’azzardo.

Un colpo mal riuscito fu però la rovina di Brodie, che venne processato e impiccato con una forca che lo stesso criminale aveva ideato solo un anno prima.

In pratica creò la prima forca ad Edimburgo e ne fu anche la prima vittima!
Oggi la sua casa natale è andata completamente distrutta, ma la sua anima permane ancora in questo Close.

James Court

Spazioso e molto grande, il James Court è uno dei cortili interni più belli che abbia visitato.

È circondato sui quattro lati da abitazioni e si affaccia sul Royal Mile in ben tre portoni.

Venne costruito da James Brownhill e in suo onore è stato chiamato il Court.

James Court

Spazioso e molto grande, il James Court è uno dei cortili interni più belli che abbia visitato.

È circondato sui quattro lati da abitazioni e si affaccia sul Royal Mile in ben tre portoni.

Venne costruito da James Brownhill e in suo onore è stato chiamato il Court.

Il Whisky Heritage Centre con il suo prezioso (e gustoso) contenuto!

Whisky Heritage Centre

Per tutti gli amanti del whisky, questo luogo merita sicuramente una visita!

Oltre a conoscere le diverse tipologie di whisky avrete anche la possibilità di degustarli, distinguendo fra aromi e profumi!

Pronti a immergervi nel mondo della bevanda scozzese più famosa?

Whisky Heritage Centre

Per tutti gli amanti del whisky, questo luogo merita sicuramente una visita!

Oltre a conoscere le diverse tipologie di whisky avrete anche la possibilità di degustarli, distinguendo fra aromi e profumi!

Pronti a immergervi nel mondo della bevanda scozzese più famosa?

La canonball house. Sulla sua facciata è incastonata una palla di cannone

Cannonball house

Torino ed Edimburgo hanno diverse cose in comune.

Fra queste anche una casa, denominata Cannonball house, perché sulla sua facciata è rimasta incastrata una palla di cannone.

Non si sa con certezza come arrivò lì (probabilmente a causa di un errore), ma rimane comunque un’abitazione unica nel suo genere!
Quindi aguzzate la vista alla ricerca della famosa palla di cannone!

Cannonball house

Torino ed Edimburgo hanno diverse cose in comune.

Fra queste anche una casa, denominata Cannonball house, perché sulla sua facciata è rimasta incastrata una palla di cannone.

Non si sa con certezza come arrivò lì (probabilmente a causa di un errore), ma rimane comunque un’abitazione unica nel suo genere!
Quindi aguzzate la vista alla ricerca della famosa palla di cannone!

Witches'well la fontana delle streghe a edimburgo
La fontana Witches' Well dedicata agli uomini e alle donne che furono perseguitate per stregoneria

The Witches’ Well

Edimburgo purtroppo nel corso del tempo è diventata famosa anche per le terribili torture inflitte alle persone accusate di stregoneria.

Uomini e donne indistintamente potevano essere accusati, processati e uccisi nel giro di pochissimo tempo.

Proprio nel punto in cui oggi sorge questa fontana commemorativa in ferro, furono uccise centinaia e centinaia di persone fra il 1500 e il 1600.
La fontana raffigura una donna e il maligno che tenta di attanagliarla.

The Witches’ Well

Edimburgo purtroppo nel corso del tempo è diventata famosa anche per le terribili torture inflitte alle persone accusate di stregoneria.

Uomini e donne indistintamente potevano essere accusati, processati e uccisi nel giro di pochissimo tempo.

Proprio nel punto in cui oggi sorge questa fontana commemorativa in ferro, furono uccise centinaia e centinaia di persone fra il 1500 e il 1600.
La fontana raffigura una donna e il maligno che tenta di attanagliarla.

Castello di Edimburgo visto dall'alto
Il Castello di Edimburgo visto dall'alto

Il castello di Edimburgo

Sulla sommità di un vulcano ormai spento, svetta il celebre castello di Edimburgo che domina dall’alto l’intera città.

Il castello è stato una fortezza inespugnabile e oggi è visitabile.

All’interno delle sue stanze sono custoditi i Gioielli della Corona e la Pietra del Destino.

Il castello di Edimburgo

Sulla sommità di un vulcano ormai spento, svetta il celebre castello di Edimburgo che domina dall’alto l’intera città.

Il castello è stato una fortezza inespugnabile e oggi è visitabile.

All’interno delle sue stanze sono custoditi i Gioielli della Corona e la Pietra del Destino.

Elisa Mout

Elisa Mout

Sono Elisa, ho 32 anni e due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!

Scopri di più!

Informazioni utili

Nome completo: Royal Mile
Quando: Visitabile tutto l'anno
Prezzo: Gratuito
Dove: Royal Mile, Edimburgo - Scozia
Giorni necessari: 1 giorno

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