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Qualche settimana fa, ho dedicato un post ad uno dei miei architetti preferiti: Antoni Gaudí.

Oggi invece voglio parlarti di un pittore che, come il grande maestro, è originario di Barcellona e ha cercato, attraverso le sue opere, di rappresentare ed esaltare la natura. Sto parlando di Joan Mirò!

La mostra

A Torino nel Palazzo Chiablese, dal 4 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018, all’interno della mostra “Mirò, sogno e colore” è possibile ammirare le sue opere!
Sono quasi tutte tele di grande formato provenienti dalla Fondació Pilar i Joan Miró e risalenti al periodo fra il 1956 e il 1983, uno dei più fertili e di maggior sperimentazione della sua vita.

Insieme a Francesca e… Mirò

Ho visitato l’esposizione con la mia amica Francesca, grande amante e appassionata d’arte. Lei è praticamente la mia “compagna di mostre” e tutte le volte che torna in Italia (ora vive a Londra) troviamo una scusa buona per vederci e… una rassegna da visitare!
Armate di biglietti e di tanta curiosità, siamo quindi arrivate al Palazzo Chiablese.

La mostra è costituita da oltre 130 opere risalenti al periodo in cui l’artista catalano si trasferì a Palma de Maiorca e si dedicò alla pittura quadridimensionale, alle grandi sculture e alla mail art.

Joan Mirò ebbe una produzione intensissima durante la sua vita e i quadri esposti a Palazzo Chiablese sono quelli relativi all’ultimo periodo, quando l’autore aveva già aver ottenuto numerosi riconoscimenti in patria e aveva creato la “Fondaciò Joan Mirò” a Barcellona.
A partire dal 1956, all’età di 63 anni, il pittore si trasferì a Palma de Maiorca nella casa-atelier progettata dall’architetto Sert.
La nuova abitazione, immersa completamente nel verde, era perfetta per la sua produzione artistica.
All’interno della mostra è stato ricreato anche il suo studio, attraverso immagini e oggetti in esso presenti. È un autentico paradiso della pittura!
Mi sarebbe piaciuto poter girare fra le tavolozze cariche di colore, i pennelli e i cavalletti, vedere i nuovi disegni che stava realizzando sulle tele e magari sedersi sui gradini di casa a guardare il tramonto.

Lo stile giapponese

A partire dalla seconda metà degli anni ’60, Mirò iniziò ad entrare in contatto con lo stile giapponese grazie alle retrospettive a lui dedicate a Tokyo e Kyoto. I quadri esposti a Torino sono proprio la rappresentazione vivente di questo stile: la maggior parte delle opere sono cariche di spesse linee nere, che richiamano la tradizione calligrafica del Sol Levante.

Per la prima volta, inizia ad aggiungere segni simili a quelli degli ideogrammi, la pittura si semplifica e il colore lascia sempre di più spazio al bianco e nero.

Le pennellate sono spesse e decise, in alcuni casi molto grossolane. Lo stile risalente ai primi anni, costituito da una realtà rappresentata in modo fiabesco, surreale, piena di linee e segni grafici molto leggeri, viene quindi completamente soverchiato e rovesciato.

Lo studio di Mirò nella sua casa-atelier

Preferisco le opere risalenti al primo periodo, perché luminose e cariche di colore, ma i quadri relativi a questa fase sono straordinari per l’emozione che riescono a generare nel tuo inconscio, le immagini che tu riesci a vedere e quello che secondo te l’artista cercava di trasmetterti.

L’arte moderna è anche questo! Un qualcosa di indefinito che cambia in base alla tua sensibilità e alle tue sensazioni.

Niente è fisso e ben chiaro, ma tutto è in continuo mutamento e cambiamento.

Ammirare le opere in relax

Nell’ultima parte della mostra è stata installata una soluzione che ho trovato geniale nella sua semplicità! Un gigantesco puff su cui è possibile distendersi e guardare le opere che scorrono proiettate sul soffitto. È un momento di relax assoluto, dove puoi ammirare i dipinti in una prospettiva completamente diversa.
Gli ingrandimenti delle foto ti permettono di vedere ulteriori dettagli che prima magari ti eri perso di fronte alla grandezza del quadro.

Lasciati quindi trasportare anche tu nel meraviglioso mondo di Mirò, dove sogno e colore si alternano, si rincorrono e susseguono, dove diventa difficile capire il punto in cui termina la realtà e inizia la fantasia!

A testa in giù per guardare le opere di Mirò!

Informazioni utili

Nome completo: Mirò, sogno e colore
Quando: Dal 4 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018 con orario

  • Lunedì: dalle 14.30 alle 19.30
  • Da martedì a domenica: dalle 09.30 alle 19.30
  • Giovedì orario prolungato fino alle 22.30
    Prezzo: 15,50 a biglietto. Sul sito sono presenti altri sconti e riduzioni.
    Dove: Palazzo Chiablese, Vicolo S. Lorenzo, 1, 10122 Torino (TO) Italia
    Sito web: arthemisia.it

  • Dove soggiornare

    B&B Palazzo Chiablese

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