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Nel corso del mio tour in giro per la Scozia, una delle tappe più affascinanti è stata quella dell’Isola di Skye.

Si trova a nord del Paese e fa parte delle Highlands
Il suo nome, tradotto dal norreno, vuol dire “Isola delle nuvole” in quanto le sue colline, dette Cuillins, sono perennemente circondate dalla nebbia. 

É una delle isole più grandi della regione e merita di essere visitata in ogni suo angolo.

Quindi zaino in spalla e… si parte!

L’isola è collegata alla terraferma attraverso l’omonimo ponte. Legata a questa struttura è presente una storia curiosa.

Il ponte di Skye

Per ridurre i disagi provocati agli abitanti dell’isola, il Governo, nel 1995, decise di costruire un attraversamento che la collegasse alla terraferma.

Una banca americana venne a conoscenza del progetto e si offrì volontaria come azienda sponsorizzatrice.  
Tuttavia niente viene fatto per niente e, terminata la realizzazione del ponte, fu applicata una pesante sanzione per poterlo attraversare.

Gli abitanti di Skye erano su tutte le furie! Pagare un pedaggio ad ogni passaggio (e per di più così oneroso) era un vero e proprio furto!
A tutte le regole però una scappatoia la si trova sempre e questo caso non fece eccezione.
Poiché l’isola viveva sulla pastorizia, nel regolamento del pedaggio era stata fissata una clausola secondo cui non si sarebbe pagato qualora si fossero trasportati animali. Non era però stata specificata la quantità del trasporto.
E allora cosa si fa in questi casi? Si carica una pecora in macchina e la si porta avanti e indietro. E se non ce l’hai?! Te la fai prestare da un vicino! Ed è così che, se in passato ti capitava di vedere una macchina con una pecora sopra, sapevi sicuramente che era un abitante dell’isola di Skye!

Poi a suon di proteste, lamentale, pedaggi non pagati e pecore trasportate, il Governo scozzese nove anni dopo, eliminò il pedaggio dopo aver acquistato il ponte dalla banca.

Le case vicino al porto di Portee

Il viaggio continua: direzione Portree!

Dopo aver attraversato il ponte, il nostro viaggio continua addentrandoci all’interno dell’isola.
Lungo il tragitto è possibile ammirare casette sparpagliate qua e là.
Negli ultimi anni Skye, dopo un periodo di graduale spopolamento, ha conosciuto un vero e proprio boom. Molte persone hanno infatti deciso di abbandonare lo stile frenetico della terraferma e recarsi sull’isola, dove si può vivere e lavorare a ritmi decisamente più a misura d’uomo.

Il paesaggio è prevalentemente selvaggio, con la tipica vegetazione scozzese, ma ci sono poche piccole cittadine, raggiungibili attraverso le “single track road”, stradine ad un corsia dove non è possibile passare con due macchine contemporaneamente.  A differenza delle isole di Aran in Irlanda, quasi completamente disabitate, queste sono piccole ma super organizzate. C’è praticamente tutto!

Noi abbiamo raggiunto la più grande: Portree.
È costituita da un corpo dominante su cui si estendono negozi, una chiesa e un’ampia varietà di ristoranti e pub.
Scendendo lungo il corso principale si raggiunge il piccolo e caratteristico porticciolo e la spiaggia che ricorda molto (per forma, non sicuramente per temperatura!) le spiagge caraibiche! Una sabbia finissima si estende lungo tutto il golfo.

Portree è diventata famosa anche per il suo caratteristico porticciolo, costituito da casette a due piani e dai colori vivaci. Grazie alla sua posizione centrale è anche uno dei luoghi migliori dove soggiornare in quanto permette di raggiungere facilmente qualsiasi punto dell’isola.

Da buona scozzese, sull’isola non possono inoltre mancare alcune distillerie di whisky!

La campagna dell'Isola di Skye

Dove mangiare

Se vi recherete sull’isola di Skye non potete assolutamente perdervi “The Harbour Fish & Chips Shop” dove è possibile assaggiare il tipico fish & chips che si mangia vicino al porto. Obbligatoriamente da asporto, è considerato uno dei più buoni dell’intera Scozia!
Qui vi hanno pranzato anche i principi William e Kate, nonché alcuni chef stellati!
Attenzione però ai gabbiani che si trovano lì vicino! Anche loro ne sono molto golosi! 😊

Nella parte più centrale della città si trova invece il Caledonian Cafe, un luogo molto accogliente. Lo stile e l’atmosfera mi ricordava molto quello di Luke in “Una mamma per amica”, dove tutti si conoscono e c’è un clima di familiarità e tranquillità.

Per concludere

Per poter apprezzare fino in fondo l’anima di Skye, occorre visitarla lentamente.
Prendetevi alcuni giorni per passeggiare lungo le sue coste e conoscere gli anfratti più sconosciuti. L’ideale è girare l’intera isola in macchina, a piedi con uno zaino in spalla. o in bicicletta.
Vi consiglio di arrivare sull’isola attraverso l’omonimo ponte e ripartire prendendo il traghetto da Armadale.

Se state programmando il vostro tour dell’Isola di Skye,visitate questo sito perché contiene tantissimi suggerimenti utili e destinazioni insolite  Io l’ho trovato davvero molto interessante!

Vi lascio infine con un video: dopo averlo visto non potrete non innamorarvi di questo angolo di Scozia!

Informazioni utili

Nome completo: Isola di Skye
Quando: Visitabile tutto l'anno
Prezzo: Gratuito
Dove: Isola di Skye, Scozia
Come arrivare: In auto attraversando il Ponte di Skye o in traghetto arrivando ad Armadale

Dove soggiornare

The Royal Hotel

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