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Tour dei fantasmi a Edimburgo

Durante il mio ultimo viaggio a Edimburgo, una delle esperienze più entusiasmanti che abbia fatto è stato il tour dei fantasmi.
La Scozia in generale, ed Edimburgo in particolare, con il suo stile gotico e un passato spesso molto truculento è il luogo perfetto per dar vita a leggende di spiriti e fantasmi.

Durante il mio primo viaggio, effettuato l’anno precedente, avevo visto questo itinerario, ma ahimè, per motivi di tempo, non ero riuscita a partecipare.
La seconda volta è stata invece molto più fortunata!

In questo post scopri con me i luoghi più paurosi, infestati e terrificanti della città!
Quindi zaino in spalla e… si parte!

Indice

Ponte di North Bridge a Edimburgo al tramonto
Ponte di North Bridge al tramonto

North Bridge, il ponte infestato

North Bridge, un luogo di stregoneria e morte

Ci sono luoghi a Edimburgo considerati dei veri e propri punti di sfortuna e malasorte.
Posti che è meglio non frequentare in quanto sono già super affollati di fantasmi dotati di un grandissimo senso dell’umorismo, a discapito naturalmente di noi comuni mortali!

Uno di questi luoghi è il ponte North Bridge. Ed è proprio qui che il mio tour ha inizio.

Un tempo, dove ora sorge questo ponte, era stato creato un lago artificiale, all’interno del quale venivano gettate le persone accusate di stregoneria.

L’accusa di stregoneria equivaleva a dire morte certa. Prevedeva infatti che la persona in questione, uomo o donna che fosse, venisse gettata in questo lago.

Se il condannato riusciva a nuotare e sopravvivere, sicuramente era stato aiutato dal Diavolo. Veniva quindi processato e sottoposto a terribili torture fino a quando non confessava la sua alleanza con il maligno. Se era riuscito a sopravvivere a tutto questo (cosa di per sè già molto difficile), veniva in ogni caso giustiziato.

Se l’imputato invece affogava subito, voleva dire che effettivamente non aveva avuto contatti con il Diavolo. “Ci siamo sbagliati. Pazienza” era la risposta dei membri del Tribunale dell’Inquisizione (probabilmente con leggera alzata di spalle). Purtroppo però un povero innocente ci aveva rimesso la vita, a causa di accuse completamente infondate.

Un'antica foto del ponte di North Bridge
Un'antica foto del ponte di North Bridge

La leggenda sulla costruzione del ponte di North Bridge

Il lago pieno degli spiriti delle persone accusate ingiustamente di stregoneria non è però l’unica leggenda che permea questo luogo.

Numerosi anni dopo l’epoca dell’Inquisizione, si decise di togliere l’acqua dal bacino artificiale e costruire un ponte che collegasse le due parti della città.

Il terreno sottostante tuttavia era ancora melmoso quindi, poco dopo l’inizio i lavori, una parte della struttura crollò uccidendo cinque operai.

La popolazione di Edimburgo iniziò a sostenere che quell’incidente era in realtà la vendetta delle persone che erano state massacrate durante il buio periodo dell’Inquisizione.
I lavori di costruzione vennero completamente interrotti e rimasero bloccati per più di vent’anni.

Passati due decenni, si decise di riprendere il cantiere dov’era stato interrotto. Questa volta il progetto andò a buon fine e la struttura potè finalmente essere inaugurata. Finalmente si poteva tirare un sospiro di sollievo. 

In realtà non fu così semplice: gli abitanti di Edimburgo, memori di quanto era successo anni prima, non si fidavano a oltrepassarlo.

Il Comune decise quindi di chiedere alla signora più vecchia della città di inaugurarlo, passandoci sopra.
Si credeva infatti che le persone anziane fossero quelle più sagge. Quindi, se questa signora attraversava il ponte, significava che era sicuro e quindi anche gli altri abitanti avrebbero seguito l’esempio.

Un tour fra i luoghi più intestati di tutta Edimburgo!

Vista del ponte di North Bridge a Edimburgo
Il ponte di North Bridge verso sera

L'inaugurazione del ponte di North Bridge

Due giorni prima dell’inaugurazione, per ironia della sorte, l’anziana signora venne a mancare. (Eh beh, stava già andando tutto troppo bene!)
Questo presagio di cattiva sorte non sarebbe sicuramente stato ben accolto dalla popolazione.
Il Comune, in accordo con i parenti, trovò però una soluzione: la vecchina poteva essere messa su una sedia a rotelle, truccata e preparata come se fosse viva, e infine fatta scivolare giù per il ponte a bordo della carrozzina.

La discesa andò fortunatamente bene, ma quando la popolazione si avvicinò per salutarla e congratularsi con lei, scoprirono che la donna era morta.
Si scatenò il finimondo!
La gente, credendo che l’anziana fosse deceduta mentre passava sul ponte, iniziò a sostenere che quel luogo era veramente maledetto! 

Per altri dieci anni, sebbene nuovo e realizzato con le migliori tecniche costruttive dell’epoca, rimase completamente inutilizzato dalla popolazione, che preferiva fare un giro molto più lungo piuttosto che passarci sopra.

Lentamente iniziarono a cambiare idea quando videro marinai e commercianti, provenienti da altri Paesi, che senza conoscere tutte le sue mille disavventure e peripezie, ci camminavano sopra senza problemi.

Oltre a queste leggende, oggi il ponte è ancora tristemente conosciuto in quanto qui si verificano spesso casi di suicidio. Se osservi attentamente i due parapetti, noterai infatti che sono affisse speciali targhette verdi. Su di esse è presente un numero di telefono. Invitano a chiamare un centro di ascolto prima di tentare il suicidio.

Burke e Hare i ladri di cadaveri
I ladri di cadaveri Burke e Hare in una scena del film che racconta la loro storia

I killer Burke e Hare

Fra il 1700 e il 1800 Edimburgo era diventata tristemente famosa a causa dell’alto tasso di omicidi.
A quell’epoca inoltre la medicina stava conoscendo un periodo di intenso fermento e l’università pagava profumatamente tutti coloro che portavano il corpo di un loro caro ormai defunto. In questo modo era possibile studiare e analizzare meglio l’anatomia umana.

Tuttavia, c’è chi ha fatto di questa situazione un vero e proprio business.
La loro storia è diventata una dei casi di cronaca nera più tristemente famoso della storia. Sto parlando dei serial killer Burke e Hare.
Il signor Hare era il proprietario di una piccola pensione. Un giorno un anziano uomo, ospite della sua locanda, mancò improvvisamente a causa di un infarto, lasciando un debito di tre scellini.
Il signor Hare era ovviamente molto infastidito per questa spiacevole situazione e, per cercare di rientrare nella spesa, con l’aiuto del suo amico Burke, decise di portare il cadavere all’università.
Gli vennero pagati sette scellini, più del doppio rispetto al debito che aveva contratto.

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Un antico disegno degli assassini Burke & Hare

Burke e Hare ladri di cadaveri

I due amici ebbero quindi una brillante idea: adocchiavano le persone sole ospiti della pensione, le invitavano fuori a bere e, quando queste erano abbastanza ubriache, le soffocavano con una particolare tecnica, che non lasciava tracce.
In questo modo la persona in questione sembrava essere deceduta per cause naturali.
I due amici continuarono con il loro brillante piano per oltre un anno, fino a quando un giorno un’ospite della pensione trovò per errore nascosto in un pagliericcio il cadavere della loro ultima vittima.
La donna, terrorizzata, si recò alla polizia dove raccontò la macabra scoperta.
I due amici furono arrestati.

Uno dei due, per ottenere uno sconto della pena, confessò il loro diabolico piano.
L’altro socio venne invece impiccato.
Per ironia della sorte, il suo corpo finì proprio sul tavolo dell’università dove fino a poco tempo prima aveva portato i cadaveri delle sue vittime.
Ai due amici vennero importati 16 omicidi. In realtà probabilmente ne commisero più di 40.

Numerosi anni dopo la storia dei due amici divenne famosa grazie al film “Ladri di cadaveri – Burke & Hare”

Qui di seguito ho pensato di riportarti il trailer in italiano.

La storia di Burke & Hare, i terribili assassini che sconvolsero l’intera città di Edimburgo

Il bambino che suonava la cornamusa

Il bambino che suonava la cornamusa

La città di Edimburgo che conosciamo noi oggi è famosa non solo per i suoi fantasmi, ma anche per l’alone di mistero che circonda molti dei suoi edifici.

A questo proposito è diventata tristemente famosa la leggenda del bambino che suonava la cornamusa.
Secondo questo racconto infatti un tempo vennero realizzati degli scavi all’interno del castello. Durante i lavori, si scoprì un tunnel sotterrano che partiva dal castello di Edimburgo. Nessuno ricordava però a cosa servisse quel cunicolo e soprattutto dove portasse. 

Si decise quindi di dare una cornamusa a un bambino, chiedendogli di camminare all’interno della galleria suonandola.
In questo modo si poteva capire la profondità e la lunghezza di questo misterioso passaggio.
Il bambino con un po’ di timore e le gambe tremanti, fece quello che gli era stato chiesto.
Prese la cornamusa, iniziò a suonare e si avviò lungo la buia galleria.
Ad un certo punto si sentì uno strano rumore e il suono della cornamusa si interruppe all’improvviso. Sicuramente era successo qualcosa là sotto, ma nessuno aveva il coraggio di andare a vedere. 

Entrare nei sotterranei di Edimburgo per scoprire tutti i fantasmi che si nascondono qui sotto!

Tuttavia, il desiderio di sapere dove portava questo famoso tunnel non era diminuito anzi la curiosità era aumentata ancora di più.
Questa volta però, oltre alla cornamusa, decisero di legare il bambino ad una corda. Il secondo ragazzino iniziò la sua discesa suonando lo strumento. Ad un certo punto la musica si interruppe. Gli uomini che erano fuori, veloci tirarono con forza la corda e il bambino riuscì a risalire dal tunnel.
Con uno sguardo paralizzato dalla paura disse di aver visto una cornamusa fatta a brandelli. Doveva essere stata distrutta da un mostro feroce e gigantesco, ma del bambino mandato nella prima spedizione non c’era nessuna traccia.

Il racconto del povero ragazzo spaventò a morte gli abitanti di Edimburgo: chissà chi o che cosa si trovava realmente là sotto!

La paura fu tale che si decise immediatamente di chiudere il misterioso tunnel. Qualunque cosa fosse era meglio se rimaneva là sotto!

Del primo bambino se ne seppe più nulla, ma si dice che ancora oggi alcune persone abbiano sentito il triste suono di una cornamusa nel punto esatto in cui è scomparso.

David Allan tomba
La lapide del pittore David Allan

David Allan, la morte che dipinge

Recandosi invece nel cimitero di Calton Hill, si può osservare una tomba molto particolare. È quella del pittore David Allan.
Questo artista, come tutti i pittori che si rispettino, era squattrinato e quando morì la famiglia non riuscì a pagare una degna sepoltura.
I suoi cari decisero tuttavia di mettere da parte i soldi, in modo che un domani potessero realizzargli una tomba decorosa. Dopo parecchio tempo, riuscirono a risparmiare la somma di denaro necessaria e chiesero di riesumare la salma per poterla seppellire con onore. 

Quando la salma venne riesumata tuttavia vi fu una triste scoperta.
All’interno della bara era stato disegnato con le unghie il volto del defunto David.
Probabilmente il suo era stato un caso di morte apparente, ma all’epoca non erano presenti autopsie, accertamenti o indagini mediche.
Si ritiene che David abbia voluto disegnare in quest’ultimo momento della sua vita la sua angoscia all’interno della bara.
Alcuni anni dopo sul retro della lapide della sua tomba comparvero delle macchie che raffiguravano chiaramente le fattezze di un viso umano colto nell’attimo della massima disperazione.
Lo spirito di David aveva voluto dare un ultimo messaggio dall’aldilà!

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L'obelisco del cimitero di Calton Hill a Edimburgo
L'obelisco del cimitero di Calton Hill a Edimburgo

L'obelisco del cimitero di Calton Hill

Poco lontano dalla tomba di David, all’interno del cimitero di Calton Hill, è presente anche un’altra lapide molto particolare.
Si tratta di un obelisco dedicato a cinque rivoluzionari. Erano due uomini scozzesi e tre inglesi che avevano deciso di portare all’interno della Scozia i principi di uguaglianza, libertà e fraternità della rivoluzione francese.
Fra i loro obiettivi c’era anche quello della promozione del suffragio universale.
Le loro idee naturalmente non vennero accettate. Furono considerati dei ribelli, nemici dello Stato e quindi catturati e mandati a fare i lavori forzati in Australia, terra da cui non tornarono mai più.
Tuttavia, il loro amore per la patria mosse così tanto la popolazione da voler realizzare in loro onore un obelisco, simbolo di luce e purezza.
L’obelisco è stato quindi realizzato con l’intento di “indicare la strada verso casa” agli spiriti dei cinque rivoluzionari quando viene illuminato dalla luce della luna.

Elisa Mout

Elisa Mout

Sono Elisa e ho due grandi passioni: viaggiare e leggere libri!
Mi piace girare il mondo e scoprire cosa si cela dietro a ogni luogo: la sua storia, i suoi aneddoti e le sue leggende!

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Informazioni utili

Nome completo: Tour dei fantasmi a Edimburgo
Quando: Consultare il sito web per verificare la disponibilità.
Prezzo: € 23,00
Dove: Edimburgo - Regno Unito
Giorni necessari: 1 giorno

Dove soggiornare

The Scotsman Hotel

Verifica la disponibilità

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