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Kilt, buon whisky e una natura selvaggia. Questa (e molto altro) è la Scozia!

La settimana appena passata l’ho trascorsa in una delle quattro ragioni che compongono il Regno Unito.

Spesso non è facile organizzare il proprio tour: ci sono tante cose da vedere, poco tempo a disposizione o non si sa mai cosa scegliere.
Quindi di seguito ho pensato di riportarvi, passo dopo passo, il mio viaggio, sperando che possa esservi di ispirazione!

Quindi zaino in spalla e… si parte!

Giorno 1: Dall’Italia alla Scozia (Malpensa – Glasgow)

La mattina inizia molto presto. Alle 4 del mattino parto dall’hotel che ho prenotato vicino a Malpensa per andare in aeroporto. Direzione Glasgow!
Facciamo uno scalo di alcune ore ad Amsterdam e poi ci rimbarchiamo per la meta finale.

Glasgow è una città particolare. Un brutto anatroccolo che si sta trasformando, attimo dopo attimo, in un raffinato cigno. Da città industriale sta diventando un luogo culturalmente molto vivace.
Il percorso è ancora molto lungo, ma le premesse iniziali sono buone.
Mi sono letteralmente innamorata della zona universitaria, luogo e centro che ha dato vita ad alcuni dei più grandi studiosi e scienziati.

Dove soggiornare

Milano Malpensa: Hilton Garden Inn Milano Malpensa
Glasgow: Premier Inn Glasgow City Center

Giorno 2: Si inizia a fare sul serio (Glasgow – Aberdeen: 250 km)

Ho lasciato Glasgow per andare a visitare il Castello di Glamis, presente nell’omonima cittadina.
È il castello delle fiabe per eccellenza. Un lungo vialone alberato ti accoglie appena attraversi i cancelli e al fondo vedi lui: una struttura gigantesca e bellissima!

Durante il pomeriggio riparto in direzione Nord verso Aberdeen.

Lungo il tragitto mi fermo per una piccola tappa al Castello di Dunnottar, una rovina meravigliosa che si affaccia su un luogo letteralmente da sogno: l’oceano! Dopo aver ammirato questo incredibile paesaggio accompagnata dal suono di una cornamusa, riparto in direzione di Aberdeen.

Arrivo in città nel tardo pomeriggio, quando il sole sta iniziando a calare, ma è un momento meraviglioso perché la luce batte sul granito tipico di tutte le case e ovunque guardi è un luccichio continuo.

Dove soggiornare

Duke of Gordon Hotel

Castello di Glamis
Il Castello di Glamis

Giorno 3: Arrivano i primi fantasmi (Aberdeen – Elgin: 230 km)

La giornata inizia con la visita del Castello di Fyvie e alla scoperta dei fantasmi che qui vi abitano. Fra le mura di questa fortezza si è verificato uno dei crimini più barbari e feroci che hanno visto la nascita della leggenda legata allo spirito della Green Lady.

Credo che molte storie e avvenimenti scozzesi in realtà siano legate anche ad un altro elemento: il whisky!
Dalle vicissitudini che permeano le mura di questo castello, passo infatti alla visita della distilleria di Glen Moray, famosa per la sua lunga storia e per la qualità dei suoi prodotti.
Dopo aver passeggiato per oltre un’ora fra alambicchi, distillatori e botti di rovere, lascio la distilleria per dirigermi verso le rovine della Cattedrale di Elgin, conosciuta anche come la “Lanterna del Nord”.
Oggi, di questa meravigliosa chiesa, rimangono solo i resti, ma è ancora possibile ammirare tutto il suo splendore e la sua bellezza.

Dove soggiornare

Duke of Gordon Hotel

Giorno 4: Si va alla ricerca del mostro di Loch Ness! (Elgin – Loch Ness: 200 km)

Da nord inizio a spostarmi verso ovest, in direzione del lago di Loch Ness. Conosciuto in tutto il mondo grazie a Nessie, il famoso e leggendario mostro che qui vi abita. Le sue acque sono di un colore particolare, fra il nero e il verde scuro e sulle sue scogliere sorge, ormai diroccato, il Castello di Urquhart.

Dopo aver solcato le acque del lago a bordo di un battello, mi sposto ad Aviemore, piccolo paesino di una decina di case da cui partirò il giorno successivo alla volta dell’isola di Sky.

Lago di Loch Ness con il castello diroccato di Urquhart
Lago di Loch Ness con il castello diroccato di Urquhart

Giorno 5: Isola di Sky, stiamo arrivando! (Aviemore – Fort William: 370 km)

Oggi sarà una giornata davvero molto intensa e impegnativa. Mi aspettano 370 km e un traghetto da prendere. Prima tappa: l’isola di Sky.
L’isola è diventata famosa per i suoi paesaggi mozzafiato, le scogliere a picco sul mare, le scoscese calette e le spiagge bianche, molto simili a quelle caraibiche.
Mi aspettavo che assomigliasse molto a quelle di Aran in Irlanda: un paesaggio selvaggio quasi completamente disabitato. In realtà Sky è costituita da alcuni paesi piuttosto grandi e ben attrezzati. È collegata alla terraferma attraverso un ponte ed è facilmente raggiungibile.

Nel primo pomeriggio riparto alla volta di Fort William, ma solo dopo aver fatto una sosta al Castello di Eilean Donan. È una delle dimore più fotografate di tutta la Scozia e qui furono girate tantissime scene del film “Highlander”.

Per raggiungere Fort William, decido di prendere il traghetto da Amadale a Mallaig.

Arrivo nella cittadina in tarda serata, in tempo utile per godermi un meritato riposo.

Il Castello di Eilean Donan, Il Castello di Eilean Donan, dov'è stato girato il film
Il Castello di Eilean Donan, dov’è stato girato il film “Highlander”

Giorno 6: Finalmente si arriva nella capitale scozzese: Edimburgo! (Fort William – Edimburgo: 315 km)

Partenza di prima mattina per raggiungere il castello dei duchi Campbell di Argill, situato nella cittadina di Loch Fine. È una delle strutture più belle e affascinanti che abbia mai visto. Fra le sue mura sono state girate le riprese del telefilm di successo “Downtown Abbey”. Oggi una parte è ancora abitato dai membri della famiglia, mentre l’altra è stata trasformata in un museo accessibile a chiunque sia incuriosito dalla sua storia centenaria.

Dopo aver ammirato le sue sontuose sale, riparto alla volta di Edimburgo.
Arrivo nella capitale scozzese nel pomeriggio. Inizio a sentire un po’ la stanchezza per i giorni appena passati, ma in generale il viaggio sta proseguendo molto bene.

Mi reco subito nel pieno centro di Edimburgo, nella piazza del mercato sovrastata dall’imponente castello.

Mangio velocemente in uno dei tanti pub scozzesi che circonda la piazza per poi ripartire alla volta del Cimitero Monumentale. La Scozia, si sa, è una terra di fantasmi e spiriti. Quindi anche il cimitero non poteva che essere suggestivo e incredibile. Un luogo dallo stile decadente e romantico. Assolutamente imprdibile!

Dove soggiornare

Village Hotel Edinburgh

 

Edimburgo al tramonto!
Edimburgo al tramonto!

Giorno 7: Edimburgo si mostra in tutto il suo splendore!

Il Castello di Edimburgo
Il Castello di Edimburgo

Inizio la mattinata facendo un giro per la città. La capitale è divisa fra la parte vecchia e quella nuova (in realtà del 1700), realizzata a causa delle difficili condizioni in cui la popolazione stava vivendo ormai da anni.

Nel corso della mattinata visito anche un autentico esempio di casa georgiana appartenente ai ricchi signori dell’epoca. Fra le sue stanze si può capire come vivevano le persone che vi abitavano intorno al 1700.

Subito dopo mi dirigo verso il Castello di Edimburgo, costruito sulla sommità di una montagna in modo da sovrastare e controllare l’intera vallata sottostante. In realtà più che un castello, questa è una vera e autentica fortezza.

Qui oggi sono ancora presenti i gioielli della Corona e la famosa “Pietra del Destno”, su cui hanno giurato i re delle principali casate reali.

Nel pomeriggio vengo sorpresa da un forte pioggia e quindi colgo l’occasione per visitare la National Gallery of Scotland, uno dei musei di arte più belli della città e che accoglie autori europei e scozzesi.

Dove soggiornare

Village Hotel Edinburgh

Giorno 8: è il momento di ripartire per l’Italia (Edimburgo – Milano Malpensa)

Oggi è il mio ultimo giorno in Scozia. È giunto il momento di ripartire per l’Italia. Il mio volo è verso metà pomeriggio. Decido quindi di approfittare del tempo libero che mi rimane per un ultimo giro a Edimburgo.

Vado a visitare il Dean Village, un quartiere residenziale poco fuori il centro storico, caratterizzato per le sue case uniche e i piccoli giardini “segreti”. Nel quartiere è ancora presente un gruppo di abitazioni con un cortile centrale dove i panni venivano stesi e messi ad asciugare in comune.

Passeggiando fra le vie di questa zona, mi imbatto in una strada pedonale che costeggia il fiume e circondata dagli alberi. Scendo giù per questo sentiero e scopro un mondo completamente nuovo: una zona lontana mille miglia dal rumore e dal traffico della città.

Il mio tempo però sta per finire e devo ripartire in direzione dell’aeroporto.

Si torna a casa!

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